Sono aperte le iscrizioni alla VI edizione del Corso N.I.C.E.!
Ecco la testimonianza di Valeria Guglielmi partecipante all’edizione 2018 che, insieme a Alessandra Picchi, ha curato la mostra vincitrice del N.I.C.E. Prize, “Certe Notti” “Come bio comanda“.
Valeria e Alessandra cureranno la mostra personale di Ilaria Gasparroni, vincitrice del Paratissima Talent Prize 2018, durante l’edizione 2019 di Paratissima Torino.
Cosa ti ha dato il corso e perché è diverso dagli altri?
Sono approdata a Paratissima con una laurea in Filosofia in mano e le idee estremamente confuse su cosa avrei fatto da grande. Ero certa soltanto di avere un debole per l’architettura e per l’arte. Cercavo quindi un corso post-laurea che m’introducesse al mondo della curatela e della critica d’arte, ma che mi desse al contempo la possibilità di testare le mie capacità, interessi e reali motivazioni a iniziare un percorso professionale in quella direzione. In questo senso N.I.C.E. mantiene completamente le promesse: in un tempo ragionevole e ad un prezzo contenuto si ha una prospettiva completa sul sistema dell’arte e sulle figure che lo compongono, e ci si cimenta concretamente in un progetto espositivo.
Perché ti senti di consigliarlo?
Il principale pregio di N.I.C.E. è l’approccio assolutamente pragmatico: le lezioni frontali sono ricchissime di nozioni mirate alla pratica, niente sofisticazioni teoriche dove non necessarie.
Si comincia fin da subito a lavorare al proprio progetto di mostra, in completa autonomia, per sviluppare tutte quelle competenze trasversali che caratterizzano il ruolo del curatore. Prezioso il rapporto umano che s’instaura con gli artisti.
Dove ti ha portato?
Nell’immediato, aver vinto il N.I.C.E. Prize mi ha consentito di continuare la collaborazione con Paratissima, perché curerò la personale di Ilaria Gasparroni, vincitrice del Paratissima Talent Prize, nell’edizione 2019.
Poi, senza essere prosaici, ho riscontrato che avere in curriculum un’esperienza con Paratissima è un’ottimo biglietto da visita: a gennaio inizierò infatti un nuovo progetto di valorizzazione culturale e architettonica in un comune delle Langhe.
Ma ciò che per me era fondamentale trovare, e che il corso mi ha restituito, sono la consapevolezza di ciò che so fare e di cosa mi piace fare: se prima sospettavo fosse un interesse effimero, ora so che vorrei provare a crescere in questo ambiente.