FABIO BIX

Fabio Bix / Omnia alia sunt

CONCEPT

Circa 15 cm. Realizzate, in pochi secondi, con fazzoletti di carta stropicciati.

Queste sono dimensioni e materiale con cui Fabio Bix realizza – sul luogo – le “statue” del progetto Omnia alia sunt. 

Gioca con le proporzioni, in contrasto con gli elementi architettonici sullo sfondo, ottenendo ritratti paesaggistici in cui le statue paiono di grandi dimensioni, realistiche.  

Nella resa fotografica ne modificano gli spazi, sia visivi che mentali. 

Il progetto OAS evidenzia la dicotomia reale/virtuale, verità/finzione, in una realtà non riducibile in slogan. 

L’inganno apparente fissato nelle foto è, di fatto, un atto di verità. Mostra come ogni cosa non è quella cosa (omnia alia sunt), o non è solo quella. 

Venezia, New York, Roma, Parigi hanno già fatto da modelle. Prossima tappa: Gerusalemme.

BIOGRAFIA

Esordisce in narrativa nel 2002.

Fino al 2007 la parola è stata il suo mezzo espressivo (2 libri pubblicati, testi teatrali, rubriche su quotidiani e riviste).

Dal 2008 il passaggio all’arte visiva, manipolando scarpe, carte da poker, pastasciutta, setacciando marciapiedi.

Ora scolpisce fazzoletti di carta.

Usa l’arte come grimaldello per scardinare “il finito” – il già definito – in favore di altre possibilità di sguardo e percezione.

Ha esposto in gallerie e musei

CONTACTS

fabiobixart@gmail.com

www.fabiobix.it

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