UNO SGUARDO PERSONALE
di Be artist in Turin (Beatrice Dumeri)
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a cura di Giulia Giglio
CONCEPT
Il ritratto ha assunto nei secoli un ruolo differente: da semplice raffigurazione della fisionomia antropica a profondo elemento di rivelazione dell’animo umano.
Un’evoluzione legata in parte alla diffusione della fotografia, quale strumento capace di scaricare dalla mano le incombenze artistiche, ormai affidate all’obiettivo. Tuttavia, è proprio nell’incontro tra queste discipline che si collocano le opere di Be artist in Turin, in cui tratti pittorici si sovrappongono a monocromatiche stampe fotografiche. Espressive combinazioni di colori e materiali danno ritmo e forma a ciò che le persone trasmettono all’artista: le particolarità dei soggetti emergono tramite l’uso di pennellate informi, accostamenti cromatici e sovrapposizioni di materiali provenienti dalla quotidianità. I suoi lavori assumono così una connotazione di unicità, dove l’individuo fluttua in un contesto astratto poeticamente immortale, capace di riflettere le personalità raffigurate e manifestare la sensibilità dell’autrice.