PROSPETTIVA RIFUGIO
Dai limiti del confinamento alla riscoperta personale
a cura di Valeria Cirone, Paola Curci e Lin Li
Nel corso dell’evoluzione, l’istinto ha condotto l’essere umano a prediligere posizioni con un’ampia prospettiva visiva sull’ambiente circostante, trovandosi al contempo non visto, al riparo dagli sguardi altrui e, di conseguenza, al sicuro.
Prospect-refuge è la teoria di Psicologia Ambientale che studia il comportamento umano in relazione all’ambiente socio-fisico, interrogandosi sul perché le persone preferiscano stare ai margini di un ambiente piuttosto che al centro.
Il Rifugio viene inteso, quindi, come luogo di protezione, memorie e intimità, in grado di rispecchiare la propria natura, ma che spesso rivela i suoi limiti.
Nel variegato panorama offerto dalla contemporaneità – quarantena, social network, relazioni affettive/interpersonali – il rifugio può rivelarsi infatti angusto e privo della necessaria apertura verso un metaforico orizzonte.
Ora più che mai è dunque necessario ripensare e cambiare le proprie abitudini, restituire il giusto valore agli angoli nascosti del proprio spazio privato, interiore e non, e rivalutare allo stesso tempo ciò che normalmente rimane scontato ed escluso, al di fuori.
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