DAVIDE BERTUCCIO
Il silenzioso battito delle loro mani
“Nella mia vita non mi sono mai arreso, mai fermato. Un giorno ho deciso di trasformare questa stanza in un circo, in un piccolo circo, che raccogliesse in uno spazio così ridotto tutta la mia vita.”
Claudio Madia ha sessant’anni, è stato conduttore televisivo in Italia durante gli anni ‘90 di uno dei programmi per bambini più celebri dell’epoca: L’Albero Azzurro. Nella sua vita è stato anche girovago, mozzo, grafico, trampoliere e acrobata per il Teatro alla Scala, scrittore di sette libri per l’infanzia e fondatore della Piccola Scuola di Circo a Milano. Non si è mai fermato per l’appunto. Tutte queste esperienze hanno una cosa in comune: la continua ricerca di un pubblico.
Claudio ha sempre avuto la necessità di dire la sua a qualcuno.
La fine del lavoro presso gli studi televisivi della Rai, la crisi economica che ha colpito l’Italia dopo gli anni ‘90 e la separazione dalla moglie che lo ha costretto a lasciare la Piccola Scuola di Circo, lo hanno fortemente colpito, lasciandolo solo e con una casa, di cui non sapeva che farsene. Da lì l’idea di trasformarla in un Circo in casa (il Circincà), dove ogni venerdì sera, per 7 mesi l’anno, con alcuni amici saltimbanco, organizza degli spettacoli per poter sbarcare il lunario.
Nel 2020 il suo mondo ha subito un altro trauma, la pandemia da Covid-19, che lo ha costretto a chiudere le porte del suo Circincà, in quanto impossibilitato dal far entrare un pubblico, e lasciato sul lastrico. Anche stavolta non si è dato per vinto e ha cominciato la costruzione di uno spazio per la libera espressione artistica su un terreno pronto per l’edificazione in pieno centro a Milano. Per lo più passa le sue giornate chiuso in casa a sognare, da solo, nel suo circo. Ogni tanto questa routine viene interrotta dalla presenza dei suoi quattro figli che lo vengono a trovare, ma come lui stesso afferma: “questa casa è la mia più importante compagna”.
Il silenzioso battito delle loro mani è una storia di resilienza. Claudio è resilienza pura. Qualsiasi evento traumatico della sua vita lo ha sempre superato in maniera positiva. Niente lo ha mai fermato. Nulla ha mai fermato i suoi sogni. Reali come la sua casa.
Davide (Messina, 1991) è un fotogiornalista con base a Milano.
Si è laureato nel 2016 presso lo IED (Istituto Europeo di Design) nella scuola di arti visive in fotografia. Successivamente, dalla fine del 2016, si è concentrato sul tema della globalizzazione, alla ricerca di storie che dessero voce alle piccole realtà schiacciate da quell’infaticabile desiderio di uguaglianza. Nel 2019 ha deciso di seguire la sua passione per la scienza e i problemi ambientali con la realizzazione di un lavoro riguardante il problema dell’inquinamento da plastica nel Mar Mediterraneo.
Davide, inserito nel 2014 tra i 10 migliori under 25 italiani e nominato nel 2019 tra i possibili selezionati per il 6×6 World Press Photo Global Talent Program, è stato pubblicato da National Geographic, D-La Repubblica Magazine, The Guardian, I-D e altri.
I suoi lavori hanno ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali, venendo esposti in numerosi festival in tutto il mondo.
DOVE E QUANDO
Ph.ocus – About Photography
27 novembre / 8 dicembre
ARTiglieria – Ex Galoppatoio