FRANCESCO PAOLO COSOLA
Panis_vita
(1991, Italy)
CONCEPT
500 ettari di terra vengono persi ogni mezz’ora per erosione, inquinamento e cementazione.
La fertilità del terreno è una risorsa preziosa nella quale si concentra il 90% della biodiversità del pianeta in termini di organismi viventi; oggi quest’ultima è a rischio, causa anche l’aumento della deforestazione.
Panis Vita è uno stato della materia, rintracciabile nei duplici caratteri: fisico e intellettivo.
Il video elabora e campiona in un’estetica minimale e concettuale i dati statistici forniti dagli enti mondiali, analizza le cause e gli effetti prodotti dall’uso intensivo delle monocolture, salvaguardando l’importanza della biodinamicità dell’agricoltura, a sfavore del cosiddetto fenomeno del land grabbing, peso insostenibile per le piccole e deboli economie locali; infatti la crisi alimentare è da rintracciarsi nella mancanza di materie prime e di prodotti provenienti dalla terra che frequentemente sono trasformati dalle potenze mondiali in biocombustibili, causa dell’incremento dei prezzi delle derrate alimentari come cereali, riso, grossolana e grano.
Alla base della lettura del video vi è l’importanza di conoscere le cause dell’aumento della povertà mondiale, concentratasi oggi nell’Africa subsahariana dove vivono 413 milioni di poveri, dall’altra la necessità e il diritto di poter affermare quanto il pane sia vita, il suo respiro sia testimonianza di un elemento vivo.
BIO
Francesco Paolo Cosola (Bitonto (BA), 1991) artista extramediale vive e lavora a Bitonto. È laureato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bari. La sua ricerca artistica penetra il tessuto sociale di provenienza, indaga le forme espressive, le impasta in un concetto artistico dalle forme diverse. Utilizza la materia della luce, ma anche quella pastosa dei materiali caratteristici della propria terra, in una ritualità mista tra chimica e devozione. Attraverso le proprie opere, frutto di contaminazioni di media differenti, prende forma una nuova “religione”, un richiamo alle antiche tradizioni, dove “religo” significa mettere vicine le cose lontane. Utilizza l’installazione, la video-installazione, il documentario sperimentale, per convertire i luoghi in suggestive camere di anamnesi e curiosità.
DOVE E QUANDO
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