Dopo un’attenta analisi di tutti i selezionati, la Giuria di Green iDeal ha finalmente decretato i vincitori dei premi messi a disposizione per le due sezioni del progetto espositivo, “Dynamic Sculpture” e “Dynamic Display”
Dynamic Sculpure
Il vincitore avrà diritto a una partecipazione gratuita durante la 17° edizione di Paratissima Torino nel 2021.
Si aggiudica il Premio l’opera “Loverz” del Collettivo BERTRAND|MAFFONI|ROBIGLIO
William e Grace sono due androidi, hanno passato la loro vita con gli esseri umani, appreso amore e odio, sono rimasti insieme a loro nei momenti di difficoltà, li hanno consolati, abbracciati e curati. Hanno tenuto compagnia e giocato insieme ai loro bambini. Ora sono vecchi ed è arrivato il momento della pensione.
I circuiti di cui sono composti non sono più solo silicio e viti, hanno preso vita, si sono antropomorfizzati. I codici che li rendono veri ora cercano un modo che li renda umani. L’uomo è il modello, cercano di essere come lui in ogni aspetto, da quello esteriore a quello sentimentale. Ma i robot possono provare sentimenti?
Gli androidi possono amare, odiare, essere felici o depressi? William e Grace hanno capito le emozioni, hanno compreso il concetto dell’amore e ora provano con ogni forza a metterlo in pratica.
Nella società attuale il rapporto uomo-tecnologia è diventato un flusso continuo di dati. Ma come finirà questa relazione? L’essere umano ha sempre avuto un rapporto strumentale con la tecnologia, modellandola a proprio interesse e esigenza. Se dai soli bisogni di sopravvivenza umana ci concentrassimo sulle necessità globali e spaziali, nel rispetto degli altri esseri viventi e forme di pensiero da noi non immaginate, riusciremmo a condurre un’esistenza meno distruttrice. “la ricerca di un linguaggio comune in cui scompaia ogni resistenza al controllo strumentale e ogni eterogeneità possa venire sottoposta al disassemblaggio, al riassemblaggio, all’investimento e allo scambio”.
Donna Haraway, Manifesto cyborg Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo, III edizione, Feltrinelli Editore, Milano 2020, p. 59
Dynamic Display
Il vincitore riceverà un premio in denaro pari a 300 euro lordi.
Si aggiudica il Premio l’opera “Incisione su silenzio” di Pier Alfeo
Incisione su Silenzio nasce dalla necessità di evidenziare, attraverso il contrasto e la contrapposizione allo stato di quiete, il rumore in cui le attività antropiche hanno immerso gli ambienti in cui viviamo.
L’uomo moderno è oramai assuefatto al frastuono delle città, permeato da un flusso continuo di suoni confusi e indistinti, non percepisce più i fenomeni sonori che lo circondano. L’opera si propone quindi di sensibilizzare il pubblico relativamente al problema dell’inquinamento acustico, strettamente correlato a quello dell’inquinamento ambientale, poiché la presa di coscienza e la consapevolezza di un fenomeno e delle sue conseguenze sono il primo passo verso una gestione ecologica e sostenibile dello stesso. In Incisione su Silenzio sono le perturbazioni sonore che sospendono il silenzio a incidere il foglio di rame e a dare vita all’installazione. Pier Alfeo, attraverso una sapiente combinazione di tecnologia, meccanica ed estetica, sposta quindi sul piano del visibile e del tangibile un problema divenuto altrimenti impercettibile agli altri sensi. Il suono diventa così segno e solco, una traccia consistente per l’impostazione di una svolta Green.
testo di Maria Chiara Wang
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