Tiziano Demuro

Isola

di Tiziano Demuro

Testo critico a cura di Sonia Borsato

Tiziano Demuro lavora come fotografo e grafico, insegna fotografia e comunicazione visiva e segue un suo personale percorso tramite diverse modalità di lavoro e sperimentazioni, con una ricerca incentrata sulla banalità del quotidiano, dove spazi, dettagli, elementi intimi, gesti e oggetti si stratificano nella narrazione diventando traccia e chiave di costruzione di un percorso in completa evoluzione.

Isola

Testo critico a cura di Sonia Borsato

ISOLA

Gesualdo Bufalino parla della Sicilia come isola plurale.

Ma quale isola non lo è? Può forse la Sardegna sottrarsi a questa condizione di molteplicità intrinseca? l’Isola in quanto tale è metafora universale; nella sua “finitezza” racchiude manifestazioni chiave, contraddizioni antropologiche, discordanze drammaturgiche che si condensano in una trama identitaria di difficile interpretazione.
È, partendo dall’assetto ambientale per arrivare al teatro sociale, un palcoscenico di estremi. La luce è accecante, senza resa; il vento percuote e lascia nudi con se stessi; i profumi sono di feroce intensità; i rapporti umani conosciuti a memoria nelle regole non scritte; i sentimenti come rasoiate, miti solo in apparenza.
L’identità si equilibra sul doppio passo mito/realtà, cultura/natura, tradizione/progresso e, soprattutto, esterno/interno.
La percezione del limite, il confronto tra il qui e l’altrove, resta la vera urgenza.

Gli scatti di Tiziano Demuro raccontano una insularità che non è solo geografica ma esistenziale; le sue immagini inchiodano con luce impietosa una separazione che da fisica, “regionale”, diventa dissociazione del cuore. Diventa orgoglio, pudore, consapevolezza, resa che è anche forza; diventa accettazione di legami e attesa di un cambiamento in cui non si spera più.

Unico deputato a un racconto di scorticata aderenza, lontano dal vestito di esotismo che gli “stranieri” intravedono ancora oggi, Demuro fa appello al suo essere isolano, usa la sua verità, la dicotomia che sempre ci strazia e pure rende fieri. Solo in virtù di questo controverso sentire può – e deve – raccontare un contemporaneo che si srotola sui confini irrisolti di un’isola nel cuore del Mediterraneo, il suo essere sospesa tra le contraddizioni di un quotidiano stentato, un oggi che a fatica tiene il ritmo del mondo… e dunque ne inventa uno suo.Le foto esprimono così un cortocircuito e diventano soglie, interstizi, proclami; dichiarazioni di dipendenza; Isole nell’Isola.

Successivo
Lidia Bianchi

Focus on

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.

Scopri Art Production →

Seguici