Anna Stagnaro

Anna Stagnaro, nata a Genova nel 1996, si è laureata in Fotografia e Arti Visive allo IED di Milano nel 2021.

Attualmente la sua ricerca sta esplorando alcuni macro temi come l’identità, la maternità e la natura accostandoli all’approfondimento di miti, riti e credenze del passato. Lo scopo della sua indagine è riscoprire quello sguardo che permetteva all’uomo di un tempo di vivere in armonia con la Madre Terra in modo da riflettere sullo stato attuale degli esseri umani come attori su questo pianeta.

Untitled, 2021

Come scrive Claude Lévi-Strauss: “isolando l’uomo dal resto della creazione l’umanesimo occidentale l’ha privato di una vernice protettiva. Nel momento in cui l’uomo non ha più conosciuto limiti al suo potere, si è messo a distruggere se stesso”. Prima che l’uomo perdesse questa vernice protettiva, in quasi tutte le tradizioni, da un capo all’altro del mondo, dalla mitologia norrena al culto delle querce tra i Greci e i Romani, dal fico sacro buddhista alla qabbalah ebraica, l’albero era considerato un vero e proprio oggetto di culto. Punto di intersezione tra il mondo terrestre e divino, rappresentava l’asse e il sostegno del mondo, il nucleo attorno al quale si organizzava l’universo. Le prime madri desiderano indagare lo sguardo che un tempo permetteva all’uomo di ritenere l’albero progenitore della sua specie con lo scopo di riflettere sullo stato attuale degli esseri umani come attori su questo pianeta.

Untitled, 2019

La sua ricerca visiva esplora attualmente i concetti d’identità, maternità e natura accompagnati dall’approfondimento di miti, riti e credenze del passato; con l’obiettivo di riscoprire lo sguardo che un tempo permetteva ai nostri avi di vivere in armonia con tutti gli esseri viventi e di riflettere sullo stato attuale degli esseri umani come attori su questo pianeta.

“La natura, il corpo e le apparizioni del reale sono l’arcipelago visivo attraverso il quale l’autrice desidera celebrare la bellezza e la precarietà delle cose.”

Anna Stagnaro