Paratissima Factory – The Exhibition
a cura di Margaret Sgarra e Mengyin Wang
20 maggio 2022 / 29 maggio 2022
ARTiglieria Con/temporary Art Center
ORARI: Giovedì e venerdì dalle 15.00 alle 21.00 (ultimo ingresso ore 20.00)
Sabato e Domenica dalle 11.00 alle 21.00 (ultimo ingresso ore 20.00)
Accesso gratuito
Paratissima Factory
Paratissima Factory è un progetto di residenze nato per favorire la mobilità di artisti e curatori su scala nazionale e internazionale e promosso da PRS Impresa Sociale, realtà che si occupa di sostenere e promuovere la scena dell’arte contemporanea emergente.
PRS Impresa sociale organizza e gestisce vari eventi, iniziative e attività in questo ambito, tra cui Paratissima, noto evento d’arte che si svolge da 17 anni in concomitanza con Artissima durante l’art week di novembre a Torino e Nice – Master in Pratiche Curatoriali annuale, giunto alla sua nona edizione.
Il contesto ospitante il progetto di residenza è l’Artiglieria – Centro d’Arte Contemporanea, sede operativa e organizzativa di PRS e location in cui prendono vita vari eventi durante l’anno.
Paratissima Factory | Residenze offre a giovani artisti e curatori l’opportunità di vivere un’esperienza di residenza all’interno di uno spazio polivalente e dinamico, in cui è possibile sviluppare la propria ricerca e ampliare la propria rete professionale, in un contesto propenso a favorire lo scambio di competenze e il confronto con professionisti del settore.
Grazie alla natura espositiva del luogo, che a cadenza regolare ospita progetti ed eventi aperti al pubblico, gli spazi dedicati alle residenze sono visitabili su appuntamento, grazie a giornate dedicate agli STUDIO VISIT. Le Residenze in programma per il 2022 hanno una durata di tre mesi con la seguente programmazione: marzo-maggio / giugno-agosto / settembre-novembre.
Paratissima Factory – The Exhibition
Creazione, elaborazione, trasformazione e disillusione sono le tematiche principali affrontate all’interno della ricerca artistica dei protagonisti dal primo ciclo di PARATISSIMA FACTORY:
Alessandro Armetta, Claudia Calderone, Francesco Ciulicchio, Roberta Di Laudo, Sofia Fresia, Han Tao, Roberto Maria Lino, Duy Nguyen, Steffen Peetz.
La creazione dell’essere umano è il punto di partenza del lavoro di Roberta Di Laudo, in cui l’artista riflette sull’importanza della ri(scoperta) dei corpi e della loro accettazione al di fuori degli standard e dei canoni estetici che spesso vengono imposti dalla società. Dal tema della forma estetica si passa a quella mentale attraverso il progetto fotografico Rifugio nell’immaginario di Claudia Calderone in cui le difficoltà nell’instaurare rapporti e relazioni per soggetti che si trovano in stati emotivi complessi trovano spazio in una narrazione visiva fotografica in bianco e nero. Duy Nguyen ̶ presente all’interno di Liquida Photofestival ̶ focalizza il suo sguardo sulla rielaborazione dei ricordi mentre l’artista visivo Steffen Peetz presenta un’opera realizzata con materiale neon che acquisisce senso solo a Torino, in cui giochi di parole e immagini danno vita a un’installazione che offre maggiori possibilità di sperimentazione visiva.
Attraverso il gesto di ricucire, Roberto Maria Lino dà vita a un’installazione tessile in cui l’elemento della bandiera coniuga i significati opposti di pace e vittoria. Una riflessione sulla tutela dell’ambiente e sul suo futuro è quella sollevata da Sofia Fresia attraverso distopiche opere pittoriche in cui si riflette sull’abitudine degli individui a vivere in contesti di comfort a scapito della sfera ambientale.
Mentre la ricerca di Alessandro Armetta si confronta con il tema del vuoto e dell’architettura, realizzando complesse installazioni lignee che si determinano nello spazio, l’oggetto e il suo utilizzo ritornano anche nel lavoro di Francesco Convertini che analizza e scompone funzione e significato nei comuni oggetti di arredo. Una visione di rassegnazione e negatività emerge infine nell’opera di Han Tao, che si sofferma sul Nichilismo presente nella società contemporanea attraverso grandi opere pittoriche in cui il buio sembra essere l’unica risposta.
La mostra è a cura di Margaret Sgarra e Mengyin Wang, vincitrici del I ciclo di residenze curatoriali