Gänzlich Unerreichbar
Vaste Programme
Quando la scienza arriva ai suoi limiti, afferma Nietzsche ne “La nascita della tragedia”, deve convertirsi in arte e affidarsi a una modalità di conoscenza non logica, dionisiaca e più profonda di quella scientifica. Queste modalità di conoscenza alternative, nella Grecia arcaica emergevano dal mito, inteso “come conseguenza necessaria, anzi come fine della scienza”, come forma di sapere e di indagine su ciò che ci è precluso razionalmente e scientificamente. Per indagare gli aspetti insondabili delle intelligenze artificiali e il misterioso fenomeno della “Black Box”, l’installazione video Gänzlich Unerreichbar trae spunto dall’episodio mitico, citato ne La nascita della tragedia di Nietzsche, di Sileno e re Mida. Il contenuto dell’insopportabile confessione, estorta dal re al vecchio satiro, viene rielaborata a partire da frasi dette da Androidi dotati di intelligenza artificiale, che accompagnano lo spettatore nel viaggio all’interno di un enigmatico modello tridimensionale, il cui soggetto si rivela solo alla fine.
L'artista
Vaste Programme è un collettivo nato nel 2017 dall’incontro tra Giulia Vigna (1992), Leonardo Magrelli (1989) e Alessandro Tini (1988). La loro ricerca si concentra prevalentemente intorno ai temi del cambiamento climatico e delle modalità di fruizione della tecnologia da parte del pubblico di massa, il più delle volte analizzati attraverso la loro presenza all’interno dell’iconosfera. Il mondo delle immagini è infatti un costante riferimento, esplorato tramite approcci post-fotografici e installativi, servendosi di pratiche di appropriazione, risignificazione, detournement e citazione, cui non di rado si aggiunge un velo di ironia dal sapore amaro.