U-mani, Mano, umano, umanità
Giuliana Storino
Nove calchi delle mani di Giuliana Storino, riproducono nella lingua Lis dei segni, le parole: mano, umano. L’opera invita a compiere uno scavo nella materia del linguaggio partendo dal paradosso di ciò che oggi sfugge alle mani: l’umanità. Segno, disegno, scrittura, linguaggio e gesto convergono nella piramide tassonomica alla mano che ha reso l’uomo umano. La tecnica è incarnata nella nostra ereditarietà genetica alle mani, divenute il principale strumento di ibridazione tecnica dell’uomo. La mano muove la riflessione sull’individuo e la specie e sulla genesi di ogni atto creativo. Un lavoro frutto di una ricerca che indaga la tékhne-loghìa, come la dimensione fondamentale di trasformazione del mondo; le influenze che produce sull’uomo e il legame indissolubile al processo di produzione dell’opera d’arte.
L'artista
Giuliana Storino è nata a Manduria (TA) il 12 marzo del 1986.
Vive e lavora a Milano.
Opera nel campo delle arti visive al confine tra natura e artificio, tra parola e forma, equilibrio e oscillazione, con particolare attenzione alla pittura e ai suoi supporti tradizionali. Nel suo lavoro coniuga l’interdisciplinarietà, alla ricerca coerente e rigorosa, espressa attraverso le interazioni tattili con i materiali, e il potenziale generativo dell’attività manuale.
La memoria e i ritmi terrestri, la tecnica e il linguaggio, trovano l’anello di congiunzione, nel concetto di tempo, che comprende: l’evoluzione umana (I vertebrati 2016; 21), tecnica e tecnologica (Human, 2016), unita al processo di produzione dell’opera d’arte (Cavalletto a dondolo 2018; 2020).