Daniele Ratti
Milano, 1974. Vive e lavora a Torino.
Dopo aver conseguito la laurea in Architettura presso il Politecnico di Torino si dedica alla fotografia professionale dal 2000. La prima personale risale al 2004 e da allora la carriera artistica viene affiancata da altre attività di tipo curatoriale tra le quali spicca la direzione artistica di “Paratissima”, la manifestazione espositiva che ogni anno si tiene a Torino dal 2006.
Alcune opere si trovano attualmente nelle collezioni permanenti del PAN di Napoli , la Fondazione
Bartoli Felter di Cagliari e numerose collezioni private. Dal 2013 ha intrapreso un progetto che lo ha portato nelle ex colonie italiane in Africa e oltre mare, e si è concluso con due mostre , una all’Expo 2015 a Milano e la seconda alle a Lugano presso il Consolato Generale d’Italia.
Sono molte le collaborazioni che nascono dal 2015 con alcune testate editoriali, Internazionale, Domus e il festival di fotografia, CORTONAONTHEMOVE.
Dal 2020 è rappresentato dalla galleria VisionQuest4rosso di Clelia Belgrado a Genova.
PALERMO
Il progetto Terrasanta narra del viaggio immaginario di Don Ferdinando Monroi, Principe di Pandolfina e capo di una delle prime famiglie nobili di Palermo. Il nobile siciliano, negli ultimi anni del secolo XIX, in seguito ad un voto e per grazia ricevuta, si accinse a compiere un lungo e faticoso pellegrinaggio in Terra Santa, studiando a tavolino mappe e atlanti, per stabilire il complesso e articolato itinerario da percorrere via terra, a piedi, da Palermo a Gerusalemme. In realtà, il principe, pur risolutamente deciso a compiere il suo dovere religioso, e certo di non tradire il sostanziale patto con il Signore, dopo una lunga meditazione, decise che l’intero percorso poteva essere compiuto all’interno del perimetro della sua proprietà, palazzo, e vasto parco compreso, seguendo accuratamente tutte le tappe previste nel piano del viaggio. Nel giorno di Pentecoste, salutato affettuosamente dai suoi familiari, il principe, seguito dal suo fedele scudiero, diede inizio all’ineffabile impresa.
Le fotografie sono un percorso visivo e immaginario dei luoghi che il principe può aver toccato, o avrebbe dovuto toccare se avesse realmente fatto il cammino.