Giona Messina
Giona Messina nasce a Terni nel gennaio del 1993. Vive per buona parte della sua vita a Catania, tra il blu del mare ed il rosso della lava. Negli ultimi 3 anni la vita lo ha portato a spasso per l’Italia tra Roma e Bologna, Pavia e Padova, dove oggi vive e lavora.
IG: @gionamessina
Il lavoro di ricerca
Il lavoro di Giona propone, attraverso la stratificazione di elementi diacronici, una narrazione del quotidiano alterata. Deteriorando la sequenza narrativa, annullando il rapporto causa effetto, si crea una dimensione dipendente dal ricordo e dall’ipotesi. La serialità che connota la ricerca muta i feticci presenti nelle opere (mappe, biglietti, scontrini, materiale organico accumulato nel tempo) convertendoli in metafora di uno stato emotivo, attraverso la pittura, il disegno e la fotocopia.
The Exhibition V
RACCONTO|RICORDO DI CASE IN CUI HO VISSUTO
L’idea di luoghi-non luoghi, che sono prettamente luoghi instabili, nasce da un libro di Georges Perec, “Specie di spazi”, che si chiude con l’ultima pagina in cui lo scrittore narra come l’assenza di un luogo stabile generi il meccanismo dove l’uomo ricerca lo spazio stesso. Diventando un enigma, un dubbio, un problema con cui deve relazionarsi continuamente.
Una narrazione per immagini in cui Giona Messina raccoglie “impressioni” su carta, mettendo insieme pittura e disegno, come pagine di un diario aperto solo per noi, dove, nelle pieghe della memoria, si nascondono storie di ordinaria bellezza.
Un racconto nel racconto, incontri e partenze, dove a muovere tutto è la poetica della stanza scelta, dettato dalla sensibilità del momento e dalla stratificazione dei ricordi. Giona Messina riesce a trasmettere “qualcosa che rimane”, lasciando un messaggio attraverso l’uso delle parole in pittura, che sono qualcosa di potente e diretto.
Testo a cura di Valeria Cirone