Saverio Todaro
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Nato nel 1970 a Berna, compie gli studi a Torino al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti nel corso di Scultura.
Ispirato dai codici della biologia e della comunicazione, inizia ad esporre nei primi anni novanta macchine per scrivere, tavoli tagliati e DNA di acciaio.
Nel secondo millennio, con la diffusione di Internet avviene una rivoluzione planetaria e il Biopotere assume una dimensione pervasiva. Attualmente la sua ricerca è attratta dagli scenari che emergono dalla connessione globale e dal controllo che esercita sul mondo: la gestione del sapere, l’identità del soggetto, le relazioni sociali, l’economia, la religione, la storia che oggi l’uomo scrive nell’etere.
Tra le esposizioni personali più recenti: 2022 “Avanguardia” – Monterosso Grana (Cuneo) a cura di Olga Gambari, “Reel “- Riccardo Costantini Contemporary (Torino) a cura di Marco Enrico Giacomelli, 2021 “Parade” – Tribunale, Ex Accademia Artiglieria, Paratissima (Torino) a cura di Olga Gambari, 2019 “Real.m” – MUSMA, Museo della Scultura Contemporanea, Palazzo Pomarici (Matera) a cura di Piero Gagliardi e Simona Spinella), 2018 “Share” – Castellinaldo d’Alba, (Cuneo), intervento sull’ex torre dell’acqua, Associazione Creativamente Roero, a cura di Patrizia Rossello, 2013 “Genio Civile”- Farm Cultural Park, Favara (Agrigento), 2010 “Stranger”- Pianezza (Torino) vincitore della VI biennale Internazionale di Scultura Regione Piemonte, Premio Umberto Mastroianni, 2008 “Zona Grigia” – Palazzo Bricherasio, Torino, a cura di Olga Gambari e Guido Curto.
Alcune mostre collettive di rilievo sono: 2014 “#Presepio”, Palazzo Madama, (Torino) a cura di Guido Curto, Enrica Pagella, 2010 “Contemporary energy. Italian attitudes”, Urban Planning Exhibition Center, (Shanghai) a cura di Cristiana Collu, Gianluca Marziani, Marisa Vescovo, Alessandro Carrer, 2009 “Cromofobie”- Ex Aurum, (Pescara) a cura di Silvia Pegoraro, 2008 “Nient’altro che scultura” – XIII Biennale internazionale di Scultura (Carrara) a cura di Francesco Poli, 2006 “Museo Museo Museo”- otto anni di aquisizioni per le raccolte della GAM, Palazzo delle Esposizioni (Torino) a cura di Pier Giovanni Castagnoli, 2006 “Natura e Metamorfosi” – Urban Planning Exhition Center (Shanghai), Millennium Art Museum, (Beijing), Galleria Civica d’Arte Moderna, Palazzo Collicola, (Spoleto) a cura di Marisa Vescovo, Alessandro Carrer.
info@saveriotodaro.com
IG: @limbosaverio
www.saveriotodaro.com
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Primi Passi
La prima vista la colorata scultura di Saverio Todaro sembra provenire direttamente da un parco giochi per bambini, ma osservando meglio ci si rende conto che altro non è che la distopica rappresentazione fuori scala di una ruota da criceto.
L’opera intende far riflettere sulle forme di condizionamento familiare e sociale che l’individuo subisce sin dalla nascita e di conseguenza sull’importanza del processo educativo che i genitori esercitano nei primi anni di vita del bambino.
Come afferma l’artista “In generale si riceve la migliore delle educazioni possibili e la qualità del “cammino” dell’individuo nel mondo è frutto di azioni più o meno razionali degli adulti. La scultura ha la forma di una ruota da criceto colorata come un giocattolo dell’infanzia: assume lo sguardo del pedagogo e allo stesso tempo getta l’ombra della cavia, vittima di un esperimento da laboratorio”.
Le norme sociali come l’educazione sono aspetti profondamente legati alla cultura e al territorio di provenienza, variabili che determinano differenze anche sostanziali e importanti nel percorso di crescita del singolo individuo. A prescindere però dagli usi e costumi di ogni luogo, la ruota variopinta diventa metafora universale del potere che esercita la pedagogia nello sviluppo della società e delle eventuali ripercussioni che ha sulla formazione dell’essere umano nel corso del suo intero ciclo di vita.