Nuove Opere per l'Art Production

LE NUOVE OPERE DELL’ART GALLERY DI PARATISSIMA

CARLA SUTERA SARDO

POPPY FIELD

Con l’opera “Poppy Field” l’artista Carla Sutera Sardo racconta la primavera siciliana tra campi di papaveri soleggiati e profumo di mare.

Carla Sutera Sardo (Agrigento, 1983) si è avvicinata alla fotografia per passione durante gli anni universitari trascorsi tra Palermo e Roma. Dopo l’approccio iniziale alla fotografia ,da autodidatta, attraverso il“self-portrait”, si dedica a una maggiore sperimentazione, legata agli aspetti più insoliti e incontaminati della natura siciliana e matura un linguaggio personale che le consente di esprimere la propria visione delle cose attraverso la macchina fotografica. La sua ricerca si concentra sulla donna e sulla comunicazione tra corpi e paesaggi. L’intento costante è quello di creare delle immagini oniriche ,sospese nel tempo. Le sue fotografie sono state pubblicate da riviste come L’oeil de la Photographie e Vogue Italia e hanno ricevuto riconoscimenti tra cui il Sony World Photography Awards, i Siena Photography Awards e il Prix del la Photographie. Carla Sutera Sardo ha esposto a Londra, Torino, Firenze, Palermo, Zhengzhou ,Gibellina , Parigi e Slovenia. 2017 Sony World Photography Awards – “Somerset House” London 2017 Paratissima 13 – “Caserma La Marmora ” Torino 2017 “Art on a Postcard” London 2017 “ADG GALLERY” Florence 2018 “Fable and the others stories” solo exhibition Palermo 2018 “Visioni” Zhengzhou China 2019 “ImageNation Paris” Paris 2020 Winner at PX3 “State of the World” 2021 Exhibition “Images Gibellina” Open -air and site specific exhibition 2021 Sicily 2022 Winner of “Liquida Grant” 2023 Winner of “Pink Lady Food Photographer of the year” in two categories:
– “Claire Aho Award for Women Photographers” first place
– “Pink Lady® Food Photographer of the Year (Europe)” first place

CHRISTIAN BASETTI

Dal 2016 l’artista ricerca in tutta Italia luoghi abbandonati che mantengono ancora un antico orgoglio, non limitandosi a fotografarli con intento documentaristico ma applicando sempre una curata visione fine art, da cui il nome del macro progetto chiamato “Forgotten Art-chitectures”.

Christian Basetti, classe 1979, vive a Milano. Animato dal desiderio sempre crescente per l’avventura, trasforma grandi viaggi in solitaria attorno al mondo in un binomio indissolubile con la fotografia di paesaggio.
Questo genere fotografico, estremamente tecnico e dipendente dalla luce naturale, gli permette di applicare l’esperienza accumulata alle sue foto di luoghi abbandonati.
Infatti, dal 2015, la passione per l’avventura e la fotografia d’ambienti confluisce nella fotografia di antichi luoghi decadenti, con difficoltose ricerche e accessi che ne accrescono la sfida, cercando di dare voce e orgoglio a queste strutture cariche di malinconico fascino.
Un mondo segreto e silenzioso che esiste sia nel presente che nel passato, in una dimensione sospesa fuori dal tempo.
Con uno stile personale pittorico rivolto sempre all’estetica, non si limita mai esclusivamente all’aspetto documentaristico, ma vuole rappresentare l’antico orgoglio di luoghi destinati a essere cancellati dal tempo, ispirato allo stile di Caravaggio, sia nella tecnica che nella scelta di soggetti martoriati.
Il progetto “Forgotten Artchitectures” prese vita.
Col tempo ha creato vari sotto progetti in base alle diverse tipologie di posti esplorati o in base ad elementi comuni al loro interno. Nel progetto “Break from oblivion”, ad esempio, il protagonista principale è la luce che irrompe nella scena donando effimere sensazioni positive in stanze normalmente avvolte dalle tenebre. O ancora il progetto“In-dust-trial”, dove i protagonisti sono i grandi macchinari pesanti in ferro di antiche fabbriche dismesse, come fossero antichi dinosauri dormienti rinchiusi in gabbia…non a caso si parla di archeologia industriale. In “Broken dynasties” invece fotografo antiche stanze piene ancora di elementi riconducibili all’antico lusso dei vecchi proprietari.
Negli ultimi anni è apparso in alcune pubblicazioni internazionali legate al mondo della fotografia, esposto in varie mostre personali e collettive e ottenuto svariati premi e riconoscimenti in prestigiosi concorsi internazionali fotografici come Px3 awards Parigi, IPA awards New York, MIFA  awards Mosca e TIFA awards Tokyo.

FORGOTTEN ART-CHITECTURES

FANATIC FOR ESOTIC
SALOTTINI
OUTDESIRE

LUISA PIGLIONE

(S)GROVIGLIO

L’illustrazione racconta il delicato processo di conoscenza di sè e del percorso che porta alla consapevolezza dei propri limiti e schemi ed allo scioglimento dei nodi interiori. L’artista rappresenta così la complessità, ma anche l’ironia, la pazienza ed il tempo necessari al raggiungimento di ciò.

Nata e cresciuta scalza nella campagna cuneese, Luisa Piglione da anni vive e lavora a Torino. Fondamentalmente autodidatta, si è divisa per tutta la vita fra due grandi passioni, il disegno e la scrittura; solamente ad un certo punto l’illustrazione è diventata per lei, dei due, lo strumento di narrazione privilegiato e nel quale però le parole restano un elemento estetico e significante presente ed importante. A partire da se stessa nelle sue illustrazioni racconta le esperienze ed i vissuti, i pensieri, i sentimenti che si agitano nel nostro profondo di persone, I piccoli momenti di illuminazione che arrivano improvvisi, le riflessioni che dolcemente cambiano colore alle esperienze quando comprese.

Focus on

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