IMPRONTE MNEMONICHE

IMPRONTE MNEMONICHE

Tra gli Special Projects ospiti di Paratissima Eye Contact, Impronte Mnemoniche

di Dimora Oz

A cura di Federica Fruttero

Artisti in mostra: Emanuela Barilozzi Caruso & Daniela Nancy Granata, Cécile Donato Soupama, Antonio Laferlita, Rossella Poidomani

IL PROGETTO

Impronte mnemoniche presenta le opere di 5 artisti la cui ricerca esplora la necessità imperiosa dell’essere umano di lasciare una traccia, un’impronta indelebile, per tentare di arrestare lo scorrere del tempo e affermare tutta la fragilità della propria esistenza.
Quattro viaggi nella memoria, che collegano il passato primigenio dell’umanità e la precarietà del presente attraverso il segno: inchiostro, parola, alterazione organica.
Così, in “A 12 gradi la lingua brucia” e “Donna che guarda l’infinito”, Barilozzi Caruso e Granata restituiscono alla memoria le protagoniste invisibili della preistoria.
E “Apofenia”, di Donato Soupama, è il racconto della creazione notturna durante una convalescenza, dove l’arte diventa taumaturgica.
Mentre in “Corrente” di La Ferlita, il ricordo del padre si fissa nelle parole che più lo rappresentano, incise su una pietra lavica, simbolo del passaggio nell’aldilà.
Infine, le lievissime opere di Poidomani rivelano le mutazioni del tempo sulla materia e sui corpi. Come diceva Borges, “Il lavoro creativo è sospeso tra la memoria e l’oblio”.

Testo a cura di Federica Fruttero

FEDERICA FRUTTERO

Storica dell’arte, art consultant, produttrice di eventi culturali, curatrice di mostre indipendente e esperta di stampe moderne e contemporanee (D.U. Paris Panthéon-Assas), Federica Fruttero si è laureata all’Università di Torino e all’École du Louvre. Vive a Parigi dal 1992, dove è stata l’assistente di Piero Crommelynck, incisore di Pablo Picasso e di molti artisti del XX secolo. Alla morte di Crommelynck nel 2001, ne ha gestito il fondo di stampe fino al 2020. Per 10 anni è stata responsabile delle mostre dei musei Maillol e Jacquemart-André di Parigi. Nel 2022 ha curato il festival “Sète-Palermo”, selezionando gli artisti delle due città e dirigendo la produzione di tutti gli eventi palermitani in collaborazione con la “Biennale Arcipelago Mediterraneo”, l’associazione MeNO, la Fondazione Sicilia e l’Institut français.

GLI ARTISTI

Emanuela Barilozzi Caruso, artista visiva, attrice professionista, è laureata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera.
La sua ricerca è incentrata sui processi relazionali vissuti in prima persona, con un tempo molto ampio e diversificato, i cui risultati si rivelano attraverso opere su carta, stampe fotografiche e azioni performative.
Lavora in Italia e all’estero. Tra le ultime partecipazioni: Sète/Palermo, Festival internazionale di arte contemporanea 2023, BAM Biennale di Arte Mediterranea, Palermo 2023;”Fragile”, Monitor Roma 2021; Flashback Torino (2021).

Daniela Nancy Granata ha studiato Pittura e Grafica d’Arte all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Siviglia, sviluppando negli anni una ricerca nata dall’elaborazione e la restituzione di immagini preesistenti legate tra loro da una comune condizione di labilità e marginalità.
Dal 2016 si dedica all’incisione calcografica nella propria stamperia, nel centro storico di Palermo, dove promuove la stampa d’Arte attraverso la produzione di incisioni e multipli collaborando con diversi artisti, per lo più siciliani.
Ha partecipato a diverse mostre collettive in Italia e all’estero.

Cécile Donato Soupama ha studiato all’École des Beaux-Arts di Aix-en-Provence e trascorso gran parte della sua vita all’estero, acquisendo fin da subito la consapevolezza della diversità e dell’”alterità”. Le sue mostre e residenze d’artista evidenziano un elemento ricorrente, la parola, nella vena di Cy Twombly. Una ricerca sul leggibile/illeggibile. Alla fine degli anni ‘90 si trasferisce in Sicilia. Nel 2006, in Cina, scopre e adotta gli strumenti della calligrafia e perfeziona la propria tecnica, abbandonando la tela per la carta, su cui stende una miscela di pigmenti, olio e vernice.

Rossella Poidomani, artista visiva, nasce a Modica e si laurea in pittura all’Accademia di belle arti di Palermo. Attualmente lavora tra il territorio ibleo e quello palermitano, dove cerca e osserva ciò che si inserisce nei processi di mutamento delle forme organiche e le configurazioni della primitiva presenza nel mondo, in cui I’lo e l’Altro possono riconoscersi.

Antonio La Ferlita nasce nell’agosto del 1994 a Ragusa, dove frequenta l’Istituto di Arti Grafiche. Per continuare gli studi si sposta alla LABA di Firenze e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Fin da bambino è affascinato dal proiettore di diapositive del padre e da qui sviluppa un profondo interesse per le immagini e le parole che le evocano. Attualmente lavora tra un piccolo paesino dell’ibleo e Palermo, concentrandosi sul concetto di identità intima che si riversa nel collettivo.

Scopri IMPRONTE MNEMONICHE e tutti i progetti di Paratissima Eye Contact dall’1 al 5 novembre in Cavallerizza Torino

 

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