"FEEDING THE PRESENT, FEEDING THE FUTURE"
Paratissima x Terra Madre Salone del Gusto 2024
Terra Madre Salone del Gusto è il più grande evento internazionale di Slow Food, il movimento che promuove il consumo di cibo buono, pulito e giusto per tutti. Organizzata ogni due anni a Torino, in Italia, la manifestazione è ormai giunta alla sua quindicesima edizione e rappresenta l’occasione unica in cui le comunità Slow Food di tutto il mondo si incontrano per confrontarsi e scambiarsi la loro visione per il futuro. Il ricco programma comprende inoltre convegni, mercati, laboratori, attività di networking, musica e sapori del mondo. Terra Madre Salone del Gusto è organizzato da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte.
Quest’anno, Terra Madre Salone del Gusto e Paratissima collaborano per amplificare la divulgazione dei valori della rete di Terra Madre attraverso il linguaggio dell’arte, con un’open call internazionale rivolta a fotografi, illustratori, graphic designer e performer in grado, attraverso la propria ricerca, di indagare il tema dell’edizione 2024.
L’invito di Terra Madre Salone del Gusto 2024 è ristabilire un sano equilibrio nel rapporto tra gli esseri umani e la Natura. In questa relazione, il cibo costituisce un elemento di collegamento imprescindibile non solo con la Natura, ma anche con la Cultura: in questo senso, gli obiettivi di Slow Food, attraverso Terra Madre Salone del Gusto, diventano funzionali nel mostrare una via da seguire, per illuminare un nuovo percorso verso un rapporto più sano con la natura, attraverso il cibo. Il cibo ci riconnette alla terra, al suolo, al mare, ma è anche parte integrante della nostra identità: è lo strumento perfetto per rimodellare il legame tra natura e cultura.
L’esposizione artistica sarà l’occasione per immergersi nelle complesse sfide ambientali e sociali legate al nostro sistema alimentare. In un mondo dove il cibo rappresenta un fondamentale punto di incontro tra culture e individui, è essenziale affrontare con lucidità il delicato equilibrio che caratterizza il nostro rapporto con l'alimentazione. Attraverso un linguaggio che mira a creare connessioni emotive, l’intenzione é quella di esplorare queste problematiche senza cadere nell'ottimismo ingenuo o nel pessimismo dilagante, mantenendo uno sguardo onesto e realistico sulla situazione attuale, e senza nascondere le sfide che ci troviamo ad affrontare.
Nonostante dati e statistiche forniscano un quadro razionale della situazione, l’esposizione artistica e l’esperienza immersiva che ne consegue rappresentano uno spazio in cui riflettere sulle realtà complesse e spesso contraddittorie del nostro sistema alimentare.
Per maggiori informazioni relative al programma di Terra Madre Salone del Gusto e all’edizione 2024: https://2024.terramadresalonedelgusto.com/
La realizzazione dell’Esposizione Artistica, in collaborazione con Paratissima, è stata possibile grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo. Slow Food e la Fondazione Compagnia di San Paolo condividono l’impegno a costruire il futuro di una società più giusta e coesa, lavorando insieme per l’inclusione, la cooperazione allo sviluppo sostenibile e la cittadinanza globale. Quest’anno, questi obiettivi comuni prendono vita nell’edizione 2024 di Terra Madre, attraverso un modo innovativo di comunicare l’arte.
L’esposizione artistica è fruibile gratuitamente per i cinque giorni dell’evento, in questi orari:
giovedì 15:00-20:30 | venerdì-domenica 10:00-20:30 | lunedì 10:00-18:00
Feeding the Present, Feeding the Future:
Feeding the Present, Feeding the Future si configura come un momento di riflessione sulla necessità di recuperare un legame autentico e consapevole tra l'umanità, il cibo e la natura, in un'epoca in cui tale rapporto sembra essere stato compromesso da dinamiche produttive sempre più lontane dai cicli naturali. Attraverso un percorso visivo che esplora l'intersezione tra pratiche culturali, rituali e modelli agricoli, i lavori degli autori selezionati invitano, con diversi linguaggi visivi, a ripensare il cibo non più soltanto come un mero bene di consumo, ma come un simbolo complesso e stratificato, intrinsecamente legato all'identità sociale, culturale e ambientale delle comunità.
Fin dall’antichità, il cibo ha svolto un ruolo centrale nella definizione dei rapporti sociali e culturali, nonché nell’organizzazione delle comunità umane; esso non rappresenta semplicemente una fonte di nutrimento, ma incarna una memoria collettiva, un linguaggio simbolico attraverso cui si tramandano saperi, tradizioni e valori. Tuttavia, la globalizzazione alimentare e l'industrializzazione delle pratiche di produzione alimentare hanno alterato questo equilibrio millenario, contribuendo all'omologazione delle abitudini alimentari e, di conseguenza, all'erosione delle tradizioni locali. Le immagini esposte, con la loro potenza visiva, documentano questa frattura, mostrando come la standardizzazione della produzione alimentare abbia ridotto il cibo a semplice merce, spogliandolo del suo significato culturale più profondo e impoverendo la ricchezza dei territori e delle comunità: in questo contesto, il progetto non si limita a documentare la crisi in corso, ma solleva interrogativi sulla sostenibilità di un sistema alimentare che sembra avviato verso un punto di non ritorno, indagando le attuali risposte che la produzione ha messo in campo nel tentativo di invertire una deriva che sembra inevitabile.
Ma Feeding the Present, Feeding the Future, si spinge oltre e, il linea di continuità con la mission di Terra Madre Salone del Gusto, suggerisce un’alternativa possibile, esplorando con attenzione alcuni modelli produttivi che cercano di ristabilire un rapporto equilibrato e sostenibile con la terra. Le immagini raccontano storie di piccole realtà e comunità locali che, in netto contrasto con le dinamiche della produzione industriale, hanno scelto di adottare pratiche più rispettose dei cicli naturali, promuovendo la biodiversità e riducendo l’impatto ambientale attraverso produzioni a chilometro zero, biologiche e non intensive e preservando l’autenticità delle produzioni locali. Queste esperienze dimostrano che è possibile, e necessario, immaginare un modello di produzione alimentare in cui la qualità e la sostenibilità prevalgano sulla logica quantitativa, ripristinando il rispetto per i territori e per le persone che li abitano.
Il ritorno alla terra, dunque, non si configura soltanto come una risposta alle urgenze ambientali, ma come un processo culturale di riscoperta e valorizzazione del territorio, in cui il cibo torna a essere il fulcro di una narrazione collettiva e identitaria. La mostra, attraverso le sue opere, celebra questa riconnessione con il territorio e i suoi ritmi naturali, mostrando come l'agricoltura sostenibile e le pratiche locali possano rappresentare una via concreta verso un futuro in cui l'umanità, anziché sfruttare indiscriminatamente la terra, si impegni a nutrirla e a preservarne le risorse per le generazioni future.
Feeding the Present, Feeding the Future propone una visione alternativa e propositiva dei modelli di produzione contemporanei, basata sulla consapevolezza che solo attraverso un ritorno a pratiche alimentari più rispettose e una rivalutazione del cibo come elemento culturale sarà possibile costruire un futuro sostenibile, in cui l'umanità possa vivere in armonia con la natura, nutrendo non solo il corpo, ma anche lo spirito e la comunità.
Laura Tota
La vincitrice del premio PARATISSIMA TALENTS 2025, dalla mostra "Feeding the present, feeding the future" curata da Laura Tota, è Francesca Procopio con il progetto ARCAICA.
Artisti Selezionati tramite call:
Melissa Carnemolla
Elisabetta Cravero
Gabriele Fanelli
Laura Feliu
Mario Forcherio
Rosa Graffe
Kavita Malstead
Thomas Nondh Jansen
Alexander Pomper
Francesca Procopio
Ana Nuñez Rodriguez
Francesco Rucci / Contrasto
Shiva Salehpour
Daniela Spagnoli
Gregg Segal - Daily Bread
Il progetto fotografico Daily Bread di Gregg Segal, realizzato dieci anni fa, mantiene un'impressionante attualità e conferma l'importanza di una maggiore connessione con il cibo naturale. Le immagini di Segal ritraggono bambini di tutto il mondo circondati dal cibo che consumano in una settimana, evidenziando profonde differenze nelle abitudini alimentari tra culture e classi sociali. La forza visiva delle foto non risiede solo nell'estetica, ma nel messaggio potente che trasmettono: la qualità del cibo che consumiamo, non solo incide sulla salute fisica, ma riflette anche le nostre scelte ambientali e sociali. A distanza di anni, l'importanza di consumare cibo locale e di qualità è ancora più evidente. Le migliori cucine del mondo, come quella italiana o giapponese, si basano sull'uso di ingredienti freschi e locali, capaci di esaltare la ricchezza dei sapori e dei nutrienti. Studi recenti confermano che alimentarsi con cibi prodotti vicino a casa non solo riduce le emissioni legate ai trasporti e sostiene le economie locali, ma migliora la salute, riducendo il rischio di malattie croniche. Questo concetto, già presente dieci anni fa nelle immagini di Segal, è oggi al centro del dibattito sul futuro dell'alimentazione globale. Le fotografie di Daily Bread sono molto più che semplici ritratti: attraverso la composizione attenta e l'uso di colori vividi, Segal ci invita a riflettere sull'impatto estetico e simbolico del cibo. Il contrasto tra tavole ricche di alimenti industriali e confezionati, tipici delle società più avanzate, e quelle dei bambini provenienti da paesi dove il cibo è ancora legato alla terra, mette in luce la crescente distanza tra umanità e natura. Nonostante la crescente globalizzazione e l’omogeneizzazione dei consumi, le immagini di Segal suggeriscono che la soluzione per un futuro più sostenibile e sano, risiede proprio nel recupero delle pratiche alimentari tradizionali. Tornare a un rapporto più stretto con il territorio non è solo un atto di sostenibilità, ma anche una via per riscoprire la qualità del cibo e il benessere personale.
Gregg Segal | Meissa - Dakar
Gregg Segal - Biografia
Gregg Segal ha studiato fotografia e cinema al California Institute of the Arts (BFA), scrittura drammatica alla New York University (MFA) e formazione alla University of Southern California (MA). Segal affronta il suo lavoro con la sensibilità di un sociologo, usando il mezzo per esplorare la cultura - la nostra identità, la memoria, il comportamento, i ruoli, le credenze e i valori. La sua fotografia utilizza contrasti e giustapposizioni per coinvolgere gli spettatori e provocare riflessioni. Attinge al suo background nella scrittura e nel cinema per creare fotogrammi di immagini drammatiche con un senso di qualcosa che è accaduto o sta per accadere. La fotografia di Segal è stata premiata da American Photography, Communication Arts, PDN, Investigative Reporters and Editors, The New York Press Club, Society of Publication Designers e Magnum Photography Awards. I ritratti e i saggi fotografici di Segal sono stati pubblicati, tra gli altri, su Time, Newsweek, The Independent, Le Monde, Stern, Fortune, National Geographic Adventure e Wired.
Gregg Segal `| Amelia - Sicily
29 Settembre ore 19:30
Luogo dell'evento: Torino - Parco Dora - Sergio Staino Arena Ingresso Corso Mortara
TALK - CIBO E NATURA, INTERPRETATI DAGLI ARTISTI DI PARATISSIMA
In questa relazione, il cibo costituisce un elemento di collegamento imprescindibile non solo con la natura, ma anche con la cultura. Il cibo ci riconnette alla terra, al suolo, al mare. Ed è anche parte integrante della nostra identità. È lo strumento perfetto per esplicitare il legame tra natura e cultura.
Per raccontare questo legame, in collaborazione con Paratissima, Slow Food ha inviato una call ad artisti e performer internazionali chiedendo loro di far emergere le sfide ambientali e sociali legate al sistema alimentare, ma anche connessioni emotive, relazioni, passioni. Le opere scelte sono parte dell’esposizione artistica realizzata a Parco Dora, dal 26 al 30 settembre, uno spazio in cui riflettere sulle realtà complesse e spesso contraddittorie del nostro sistema alimentare. In questa conferenza, raccontiamo alcune di queste opere, parlandone con gli artisti e con Laura Tota, curatrice della mostra.
La realizzazione dell’esposizione artistica, in collaborazione con Paratissima, è resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo. Slow Food e la Fondazione Compagnia di San Paolo condividono l’impegno a costruire il futuro di una società più giusta e coesa, lavorando insieme per l’inclusione, la cooperazione allo sviluppo sostenibile e la cittadinanza globale. Quest’anno, questi obiettivi comuni prendono vita nell’edizione 2024 di Terra Madre, scegliendo l’arte come canale di comunicazione.
Intervengono:
Laura Tota, curatrice mostra, Paratissima
Kavita Malstead, artista
Gabriele Fanelli, artista
Martina Dotta, Slow Food
Modera: Cristina Meli, autrice di Exibart
L’appuntamento è gratuito e aperto a tutti gli interessati. Per partecipare, è gradita la prenotazione online cliccando qui. Vi consigliamo di presentarvi 10 minuti prima dell’inizio dell’evento. L’organizzazione si riserva di riassegnare il posto in caso di assenza entro 5 minuti dall’inizio.
LABORATORIO E PERFORMANCE POLIMNIA: TEATRO SELVATICO
Polimnia lavora sull'animale che abbiamo dentro di noi. Un workshop che ci porta alla riscoperta del sentirsi branco e lupo solitario. Passeremo dal gioco alla lotta, dal concetto di identità a quello di omologazione. Non cammineremo come fanno gli esseri umani, ma cercheremo appoggi e appigli minimi su qualunque superficie, interni ed esterni, per divenire creature nuove, ibride. Costruiremo maschere di carta con il metodo inventato da Wintercroft e andremo alla conquista di noi stessi. Durante la mattinata ci connetteremo come branco attraverso il laboratorio teatrale. Dopo pranzo inizieremo a costruire le maschere, per mostrarci al mondo in un atto performativo attraversando spazi, incontrando persone ed interagendo attraverso la parte più primordiale di noi.
CHI PUÒ PARTECIPARE: chiunque abbia raggiunto la maggiore età.
QUANDO: venerdì 27 settembre
DOVE: Terra Madre Salone del Gusto – Parco Dora Torino
Credits - Vincenzo Parlati
Laura Tota - Curatrice mostra
Curatrice indipendente di progetti legati alla fotografia e all’arte contemporanea. Dal 2017 segue la curatela delle attività fotografiche di Paratissima. Tra il 2017 e il 2019 ha collaborato con alcuni Festival fotografici tra cui “Cortona on the Move” di Cortona e “PhEST” di Monopoli dove ricopre attualmente il ruolo di Exhibition Coordinator. Appassionata di fotografia contemporanea e scouting, dal 2022 è Direttrice Artistica di Liquida Photofestival e dal 2023 è exhibition coordinator di EXPOSED Torino Foto Festival e Artlab Eyeland (Taranto).