WELCOME TO THE MACHINE

Nel 160° anniversario della sua fondazione, dal 7 al 10 novembre 2019, il Politecnico di Torino organizza il Festival della Tecnologia, dedicato al rapporto tra tecnologia e società: sarà una grande occasione di incontro tra università, cittadini, imprese, pubblica amministrazione e terzo settore per informarsi e riflettere sulle grandi sfide di una società sempre più tecnologica.

Per questa prima edizione del Festival, Paratissima collabora con il Politecnico attraverso la realizzazione di una mostra collettiva: Welcome to the Machine è un invito rivolto a talenti e creativi chiamati a interpretare il rapporto tra Uomo e Tecnologia attraverso il linguaggio dell’Arte Contemporanea.

Tra tutte le candidature pervenute, verranno selezionate le migliori opere che saranno esposte dal 30 ottobre al 15 novembre presso la sede del Politecnico di Torino, C.so Duca degli Abruzzi, 24.

Il concept

WELCOME TO THE MACHINE

a cura di Francesca Canfora

Algoritmi, bot, bitcoin, coding e A.I. sono solo alcuni esempi di termini entrati, in poco tempo e in modo capillare, a far parte del nostro lessico comune e familiare e che danno il polso di come la tecnologia e il digitale stiano influenzando sempre più velocemente la quotidianità, anche solo in termini di percezione.

L’intelligenza artificiale sembra infatti ancora lontana anni luce, eppure non passa giorno senza che si leggano articoli e notizie in merito alle sue potenzialità e ai suoi progressi, creando un hype che genera sensazioni contrastanti, sospese tra grandi aspettative e timore. In poco più di dieci anni, il web e il digitale hanno rivoluzionato non solo la comunicazione, ma anche i rapporti umani, tanto favoriti da una connessione perenne quanto minati da un allontanamento fisico sempre più progressivo.

La piazza, antico luogo di ritrovo, è stata sostituita in toto dalle agorà virtuali dei social network in cui chi anagraficamente appartiene al secolo scorso si ritrova catapultato non senza traumi e difficoltà.

Anche temi come il cambiamento climatico, la ricerca di fonti di energia alternative e il progresso in ambito medico e genetico, sebbene non strettamente collegati all’ambito digitale, dipendono dalla tecnologia per il proprio sviluppo futuro. Ma non solo, anche la salvaguardia dell’ambiente è al centro di un cambiamento di approccio rispetto al modello produttivo, in cui l’economia da lineare si trasforma in circolare, “progettata in modo da autorigenerarsi, dove i materiali di origine biologica sono destinati ad essere reintegrati nella biosfera, mentre quelli tecnici sono progettati per essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera”1.

Il progresso tecnico e scientifico risulta sempre più rapido e le specializzazioni così elevate e complesse da generare un senso di estraneità e mancata comprensione in chi ne è fruitore passivo o, nel peggiore dei casi, solo spettatore a distanza.

In questa che non è altro che un’epoca di transizione, in cui coesistono nativi digitali e non, risulta estremamente interessante indagare i differenti approcci di fronte ai cambiamenti in atto. Abitudini, usanze, fobie, manie, sogni, aspettative e persino affetti risultano filtrati e trasformati dalle nuove opportunità tecnologiche di cui non si conoscono a fondo né tutte le potenzialità né i possibili effetti collaterali. Nonostante il progresso sia frutto dell’inventiva dell’essere umano, spesso è la sua stessa natura imperfetta a farne emergere criticità e distorsioni, generati dalla scarsa conoscenza o da usi impropri.

L’arte, che da sempre in modo profetico guarda oltre il proprio presente, non solo si appropria degli ultimi ritrovati tecnologici come nuove possibili tecniche di realizzazione ed espressione, ma compie una riflessione importante sull’impatto sociale e umano di questa continua rivoluzione in atto, che se da un lato è innegabilmente migliorativa, dall’altro genera una sottile quanto diffusa apprensione e un inevitabile – e progressivo – gap cognitivo spesso difficile da colmare.

Il premio

Tra tutti i creativi selezionati, la Direzione Artistica selezionerà il più meritevole che potrà partecipare gratuitamente alla sedicesima edizione di Paratissima Torino nel 2020.

Info

Welcome to the Machine – Festival della tecnologia

30 ottobre – 6 dicembre 2019

Politecnico di Torino, C.so Duca degli Abruzzi, 24

- I SELEZIONATI -

Damiano Fasso / Jordan Cozzi /Ketra-Elena Pizzato / Lorenzo Papanti/ Marco Zavan / Michele Seffino / Resonance-Antonello Vaccaro / Sick Boy / Edoardo Salviati / Ilaria Clari / Barbara Sibona / Fabio Pirovano  / Federica Perotti / Camilla Comunian / Federico Ganna / Massimiliano Usai / Pamela Bernardi / Stefano Mainero / Chiara Ferraro / Diego Dominici / Marco Ferrari / Stefano Caimi  / Lucrezia Roda  / Gianfranco Bianchi  / Laura Ambrosi / Maurizio Cintioli / Ambra Scali / Claudio Alessandro Vigoni / Ernesto Fava / Leonardo Cannistrà / LUISACUBE / Benjamin Vine / Chiara Mastino / Maicol Borghetti / Vittorio Dario Brocadello / Emiliano Zanichelli / Giulia Mazzoleni / Lorenzo Gnata / Marco Fiaschi / Maria Giovanna Morelli / Paolo Pastorino / Michele Rizzi / MRBBN-Bertrand / Riccardo Di Stefano / Diego Oro / Atipici-Valentina Fracchiolla / Walter Ferri / Massimo Sirelli / Nazareno Biondo / Tommaso Fioroni

-GUEST PERFORMANCE-

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