Organizzare un evento come Paratissima è sempre una sfida notevole.
Non è qualcosa che ha a che fare col mero divertimento, non è propriamente un festival e non è qualcosa di semplice da comunicare. Paratissima vuole parlare d’arte e cultura, vuole mettere in contatto mondi, esperienze e linguaggi diversi. Gioca con lacontaminazione, invita a prestare attenzione alle esperienze altrui, e in definitiva punta alla partecipazione collettiva, di pubblico, artisti, docenti, performer, musicisti.
Insomma, è un concetto complesso, che vuole presentarsi con la massima semplicità.
Se riuscite a immaginare di fare tutto questo in un Paese come la Macedonia, in una città come Skopje, una realtà a cavallo tra un mondo orientale e un mondo occidentale, una Nazione che nonostante una storia di dominazioni millenarie subite è ancora in costruzione, dove non esistono fiere istituzionali d’arte contemporanea, dove anzi, parlare d’arte contemporanea è una tendenza del tutto nuova…Se riuscite a immaginare Paratissima a Skopje, allora potete immaginare anche quanto impegno, quanto idealismo e quanto cuore sia servito per farne un evento di così straordinario successo.
Dal 12 al 14 giugno 2015 il Centro Culturale di Skopje è stato teatro di un evento dai tratti incredibili, dove si sono incontrate 23 Nazioni del mondo grazie alle opere inviate da 106 artisti che hanno aderito a Paratissima Skopje, dove si sono esibitipersonaggi internazionali del calibro di Hugo Race, accompagnati da performer come Karolia Kubik, grandi professionisti che hanno messo in gioco la loro esperienza per restituire qualcosa di importante ad un pubblico attento di 4500 persone in 3 giorni e giovani emergenti di spiccato talento.
E’ il caso della cantautrice e musicista italiana Carlot-ta, che ha lasciato a bocca aperta un teatro gremito di gente con la sua delicata energia.
Ed è il caso dei professionisti macedoni e di coloro che sono venuti dall’Italia, dalla Polonia, dal Lussemburgo, per tenere gli 8 workshops organizzati per questa seconda edizione.
E poi tutti gli sponsor, i partner, le Università, gli enti e le ong che hanno aderito con i loro progetti speciali (15 in tutto), i musicisti, i gruppi di Poetry Reading, gli artisti, i tecnici, gli amici che sono volati a Skopje, soprattutto per curiosità, per rispondere all’invito degli organizzatori di intraprendere questo viaggio non tanto per trovare nuovi paesaggi, ma per guardare alle cose con occhi nuovi.
E l’invito è stato colto con il massimo entusiasmo da tutti. A partire dalla curatrice di questa edizione, Nada Prlja, un’instancabile professionista, docente e artista, che ha saputo dare un taglio raffinato e molto intimo alla mostra d’arte, con un percorso studiato che ha raccolto con ordine e coerenza tutti i generi presentati nella main exhibition, per poi passare alla galleria del design e a quella dedicata ai progetti speciali.
Da organizzatrice e da inviata di YLDA a Skopje, posso dire di aver vissuto 15 giorni ad alta intensità di emozioni, ma anche di duro lavoro, impegno e totale dedizione alla causa. Non che sia stato tutto semplice e lineare, ma sono dell’idea che l’entusiasmo e la passione possano sopperire a molte mancanze e aiutare a superare tutte quelle piccole crisi e quei contrattempi che inevitabilmente insorgono durante l’organizzazione di un evento. A maggior ragione se è internazionale e richiede il coordinamento di un team italo-macedone che comunica in inglese, e che traduce ogni singola comunicazione, catalogo, programma, social e sito compreso in 3 lingue.
Ma il bello di Paratissima Skopje è proprio questo, la mescolanza, la contaminazione, lo scambio e l’apprendimento reciproco e continuo. La necessaria attenzione ai dettagli e la fiducia che si è obbligati a riporre negli altri membri del team, rispettando i ruoli senza dimenticare di essere comunque degli ospiti in un Paese non tuo, ma che riesce a farti sentire a casa dal primo minuto, dai primi passi incerti e confusi agli arrivi dell’aeroporto di Skopje, fino alla cerimonia finale e alle dichiarazioni sentite e spontanee davanti ad un pubblico entusiasta e partecipe.
L’impressione finale è stata quella di trovarsi davvero in un contesto familiare, complici 35° costanti, una spiccata socialità insita nel DNA di questo Paese, e non ultimo, i meravigliosi sorrisi dei suoi abitanti.
Se volete vivere o rivivere i 3 giorni di Paratissima Skopje #2 vi invito a visionare lapagina Facebook ufficiale dell’evento e il sito internet in cui trovate tutte le informazioni su workshops, premi e progetti speciali. Intanto vi lascio un assaggio di quello che è stata questa bellissima esperienza a Skopje, e colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci hanno supportati, sostenuti e incoraggiati in questi mesi.
Grazie a chi c’era, ai 28 artisti italiani che hanno spedito le loro opere, ai partner tecnici e agli sponsor che hanno reso possibile l’evento, ai 2 meravigliosi Founder, al team macedone, ai volontari, agli amici che sono venuti a visitare Paratissima Skopje e a tutti gli artisti che ci hanno creduto.
See you next year, non mancate eh!