Dal 15 dicembre #Instazione
STAZIONE DI TORINO PORTA NUOVA
STAZIONE DI TORINO PORTA NUOVA
Un grande spazio attento al design e all’ambiente, dedicato alla socialità, ai sapori e al comfort di cittadini e visitatori. Un importante intervento di restyling funzionale e architettonico. All’interno della cornice de Il Terrazzo, si inserirà l’installazione artistica site specific realizzata da Paratissima: “Cosmogonia del nuovo mondo”, uno speciale regalo alla città e ai viaggiatori.
L’installazione aerea rappresenta una Cosmogonia di sei pianeti, ciascuno realizzato da un*artista e simbolo di valori e pratiche di un nuovo modo di intendere la convivenza con il pianeta.
“La hall di Porta Nuova è il luogo centrale della stazione, il cuore che unisce il piano terra e il Terrazzo al primo piano che si inaugura il 15 dicembre. Spazio nevralgico di passaggio tra flussi di viaggiatori e torinesi che visitano i locali e i negozi, insieme spazio cittadino e zona di transito.
Come piazza ideale della Stazione di Torino Porta Nuova, la hall diventa luogo di incontro e confronto pubblico. Il progetto Cosmogonia del nuovo mondo vuole portare tra le persone le tematiche fondamentali del nostro tempo contemporaneo, utilizzando l’arte come volano e linguaggio empatico. Al centro l’ambiente, intreccio inscindibile tra naturale e sociale espresso dal concetto di biosfera: il grande tema globale, urgente, che riguarda tutti, ogni ambito, ogni individuo. Serve un modello di sviluppo sostenibile, un patto di convivenza che metta al centro i concetti di ecologia e solidarietà.
L’installazione è una cosmogonia, un sistema di pianeti, ciascuno affidato a un* artista, ciascuno un approfondimento di un aspetto della nuova modalità dialettica del rapporto circolare e interdipendente tra umanità e natura, che va ridisegnata e messa in pratica senza indugi.
Il 15 dicembre sarà una doppia inaugurazione: il Terrazzo e un’installazione artistica, che Grandi Stazioni Retail vuole donare alla città condividendo un’opera di bellezza e di significato.
Proprio per la sua vocazione pubblica e di incontro con tutti i pubblici che fruiranno la stazione, un’installazione che vive un doppio livello di fruizione, sia quella rapida e immediata del tempo di un passaggio, sia una più approfondita e ragionata frutto di una sosta più lunga.
Cosmogonia del nuovo mondo è un’installazione aerea composta da 6 grandi sfere, sospese nell’alto a formare una nuvola irregolare di pianeti. I pianeti declinano approfondimenti su temi fondamentali e urgenti da affrontare per definire strategie del prossimo futuro globale.”
Olga Gambari, Direttrice Artistica di Paratissima
La coppia Gioberto Noro racconta il rapporto tra natura e civiltà, fotografie dove architetture abbandonate vengono colonizzate dalla vegetazione. Al centro il tema delle infrastrutture sociali, mai più non-luoghi alieni e alienanti per l’ambiente e per le persone, ma ecosostenibili e integrate nel paesaggio come nel tessuto urbano.
Il pianeta di Enrico De Paris riflette sull’individuo e il suo essere nel mondo, inteso come relazione con sé stessi, la società, l’ambiente. Corpo, mente, anima. Delinea un microcosmo aollato da figure, moltitudini e solitudini che si confrontano con l’altro, la diversità e la pluralità, con le dinamiche interiori, il pensiero e la scienza.
L’artista turca Secil Yailali nel suo lavoro legato a una progettualità sociale e comunitaria, ha messo a punto un nuovo alfabeto segnico dalla comprensione immediata e universale, al di là di lingue e culture di appartenenza. Un codice visivo con simboliche azioni virtuose ed etiche, da adottare quotidianamente a livello individuale e collettivo, nella relazione con l’altro e con l’ambiente, in ogni parte del mondo.
I valori dei diritti umani, dell’uguaglianza, della cooperazione e della solidarietà informano i murales del movimento globale ArtLords, nato nel 2014 in Afghanistan e diventato simbolo della resistenza alla guerra attraverso la cultura e l’arte partecipativa. A Torino hanno realizzato un’opera permanente all’ex Cartiera di via Fossano n.8, dedicata al diritto allo studio delle ragazze afghane, che ora diventa un pianeta.
Enrica Borghi è un’artista pioniera nell’occuparsi di riciclo e del ricercare la bellezza nello scarto, rigenerando con visionarietà umili plastiche di uso quotidiano in opere d’arte. Una delle sfide contemporanee è proprio quella di trasformare i rifiuti, da ingombro e inquinamento per l’ambiente a materiale eco-compatibile e risorsa.
Cristiana Palandri rilegge la geografia mondiale in un mappamondo astratto e poetico. Una stratificazione di mappature, spesso invisibili e indefinite ma sensibili, che creano un’immagine mutevole e dinamica del concetto di un nuovo mondo, una pluralità energetica dove tutti gli elementi dovranno aver voce e rispetto.