Daniel González
Daniel González Ph. Stefano Guindani
Daniel González (Buenos Aires, Argentina, 1963) vive e lavora tra New York e Verona.
Il suo lavoro nasce dalla ricerca sul rito della celebrazione e lo sconfinamento tra categorie; si declina in progetti pubblici chiamati “architetture effimere” ispirate alle macchine barocche del Bernini, banner-painting in paillettes cucite a mano, mylar works e pezzi unici indossabili presentati in performance ad alto impatto. González crea mondi deliranti, pieni di energia, spazi di libertà dove le convenzioni esistenti collassano.
Il 2022 vede la sua personale “God of Dancing and His Amulets” da Diana Lowenstein Gallery a Miami e “Dancing Curtains”, progetto per Exibart per la 59ma Biennale di Venezia. Il 2021 vede “Personal Disco & Chillout wall”, progetto speciale per Roma Arte Nuova, curato da Valentina Ciarallo per Roma Arte Nuvola e “Words from the future” per la rivista Exibart entro il progetto special Pages curato da Ginevra Bria per Art Verona. Nel 2020 “Happy Accidents”, la sua personale nella galleria Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea di Milano.
Nel 2019 presenta la sua maggiore retrospettiva sulle architetture effimere al MAR Museo di Mar Del Plata (Argentina), realizza inoltre, l’architettura effimera “Mi Casa Tu Casa” come evento collaterale della biennale Manifesta 12 Palermo. XXII Esposizione Internazionale della triennale di Milano, Broken Nature “KayCasaMaisonHome” a cura di Mariano Pichler; Mi Casa Tu Casa, Reversal House, progetto speciale per ArtVerona. Ed è tra i finalisti del concorso pubblico per opere site-specific del nuovo Humboldt Forum di Berlino. Nel 2017 riceve il grant dalla Pollock-Krasner Foundation di New York e realizza un intervento site-specific per il quartiere del design Milano-Lambrate.
Ha esposto, inoltre, alla Zabludowicz Collection di Londra, al Musée d’Art Contemporain de Bordeaux, alla Pinakothek der Moderne di Monaco (DE), al Museo del Barrio (New York, 2011 biennale arte contemporanea latina), in Viafarini (Milano) e Marsèlleria (Milano), al Neuer Kunstverein di Aachen, alla seconda Biennale di Praga e a Manifesta 7 Trento/Bolzano, nelle gallerie Studio La Città (Verona), Diana Lowenstein (Miami, USA), Valentina Bonomo (Roma), Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea (Milano) e Spencer Brownstone (New York City) e nella fiera MACO Mexico, Città del Messico, nel festival Witte de With Festival di Rotterdam, nel Museo Casa di Giulietta (Verona), nel complesso monumentale Santo Spirito in Sassia (Roma) e nella Fondazione La Fabbrica del Cioccolato (Ticino, Svizzera). Le sue opere sono incluse in diverse collezioni private italiane e straniere, tra cui ricordiamo Zabludowicz Collection (Londra), Fondation pour l’art contemporain Claudine et Jean-Marc Salomon (Francia), Tom Patchett (Los Angeles), Luciano Benetton (Venezia) e Patrizia Pepe (Prato).