©Mattia Zoppellaro
Dirty Dancing
Mattia Zoppellaro
Dal 5 al 29 maggio in ARTiglieria Con/temporary Art Center
About Dirty Dancing
Un elogio alla musica misurata in bpm, OLTRE le copertine patinate, i soundcheck, le etichette discografiche e i riflettori: Mattia Zoppellaro racconta la scena dei rave tra gli anni ’90 e gli inizi 2000, nel pieno tripudio di libertà, anticonformismo e sregolatezza dei teknival, le “tribù” nomadi dei rave che si sono mosse in tutta Europa per seguire un unico fuoco sacro: quello della musica.
Laura Tota
Dalla fine degli anni ’90 fino alla metà degli ’00 ho frequentato più rave che lezioni universitarie. Entrare ad una festa era come essere travolto da scariche di futuro. La musica e i look della gente parlavano la mia lingua. Il buio e il fumo mi facevano sentire un replicante di Blade Runner. Dal venerdì eravamo tutti ossessionati: andare a Bologna, Milano, Londra, Vienna, Barcellona percorrendo migliaia di chilometri per finire ad incontrare la stessa gente che con religioso rispetto “pregava” sottocassa. Ballando sporco.”
Mattia Zoppellaro
About Mattia Zoppellaro
Studia fotografia allo IED di Milano dal 1999 al 2002. Nel 2003, dopo 2 anni di esperienza lavorativa al dipartimento di Fotografia di Fabrica (il Centro di Ricerche sulla Comunicazione di Benetton), si trasferisce in Inghilterra dove inizia a scattare per diverse riviste e etichette musicali. Contemporaneamente realizza vari progetti personali, dal reportage sociale (Irish Travellers, Rifugiati Kosovari, Cacciatori di Streghe Africani, Senzatetto di Hackney, Prigioni di Massima Sicurezza del Nord-Est Italiano), di costume (Cerimonie Religiose nel Meridione, Fiera del Sesso di Milano) e sui movimenti giovanili (Rave Parties Europei, Punk Messicani, Scena Hip Hop di Dakar). Nell’Ottobre 2015 inaugura la mostra personale “Heroes?” all’interno dell’Outdoor Festival a Roma. Nel Marzo 2016 inaugura la personale “Scratches” alla Traffic Gallery di Bergamo. Nel Settembre 2017 pubblica il suo primo libro “Appleby” sugli irish travellers, edito da Contrasto. Lo stesso progetto viene esposto a Cortona On The Move nel 2016, allo Spazio Forma, dove inaugura nel Settembre 2017, al Festival Portrait(s) di Vichy (2018) e alla Traffic Gallery di Bergamo (2018). Nel Marzo 2019 espone al MIA Photofair di Milano il lavoro “Appleby”. Nel Gennaio 2020 espone a Arte Fiera di Bologna I progetti “CCCP” e “Straight Outta Pikine”. Nell’Ottobre 2021 pubblica il suo secondo libro “Dirty Dancing” edito da Klasse Wrecks, sulla scena Rave della fine degli anni ‘90. Le sue immagini sono state esposte alla National Portrait Gallery di Londra, Photo España, Cortona On The Move, Portrait(s) di Vichy, Paris Photo, Italian Cultural Institute a Londra, Fabrica di Treviso. Collabora con testate e clienti tra cui: Fendi, New York Times, Sony, Univesal, Jeep, Louboutin, Rolling Stone, Vanity Fair, Sunday Times Magazine, Financial Times Weekend, El Pais Semanal, L’Espresso, D La Repubblica, GEO, M Le Magasin Du Monde, GQ, Les Inrockuptibles, Mojo, NME, Sportweek.
Al momento vive e lavora a Milano.