Molte delle guerre contemporanee non sono percepite come guerre, perché di esse non si danno immagini. Oppure queste guerre “non esistono” perché si mostrano solo immagini in cui il sensazionale si sostituisce all’interpretazione e all’attenzione. Gli uomini, sempre più intesi come clienti, vengono sommersi da eventi e novità dove la realtà si presenta in modo spettacolare e clamoroso. Quando le immagini si limitano a riprodurre la violenza e divengono a loro volta violente? E quali sono invece quelle capaci di interrogarci, di introdurre uno spazio di silenzio che ci disorienta e ci interpella?
Con Gigliola Foschi, Le fotografie del silenzio. Forme inquiete del vedere, Mimesis/Accademia del Silenzio, 2015 e Maurizio Guerri, curatore di Le immagini delle guerre contemporanee, Meltemi, 2018
data: 9 • 06 • 2018
orario: 18.00 > 19.00
speakers: Maurizio Guerri, Gigliola Foschi
Maurizio Guerri
lavora all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano e insegna Filosofia contemporanea e Storia della comunicazione sociale presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Tra le sue pubblicazioni: Le immagini e le guerre contemporanee, Meltemi, Milano 2018; Aldo Carpi. Arte, vita, Resistenza Mimesis, Mimesis, Milano-Udine 2018; Filosofia della fotografia (con Francesco Parisi), Cortina, Milano 2014; ha curato diverse mostre tra cui La violenza è normale. L’occhio fotografico di Ernst Jünger Aldo Carpi, arte, Resistenza, libertà (Accademia di Brera, Memoriale della Shoah, Milano); Alberto Longoni: guerra prigionia libertà (Casa della Memoria di Milano, 2018).
Contatti
Gigliola Foschi
insegna Storia della Fotografia presso l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. Dal 2004 collabora con Centro Culturale San Fedele di Milano presso il quale ha curato numerose mostre di taglio socio-politico. Per più di 10 anni ha scritto per le pagine culturali de “L’Unità” e per “Zoom International”. Attualmente collabora con “Alias/Il Manifesto”, “Gente di Fotografia” e “Il Fotografo”.
