Intervista a Margherita Caselli, NICE & FAIR / vincitrice della borsa lavoro
Tra i 15 curatori di NICE & Fair – Contemporary Visions, Margherita Caselli è vincitrice del premio NICE & FAIR / borsa lavoro.
Margherita Caselli, vincitrice di una delle due borse lavoro del valore di 1.500 €, affiancherà la Direzione Artistica di Paratissima nei prossimi eventi. Un percorso professionale che le darà la possibilità di mettere in campo le abilità curatoriali che l’hanno distinta. L’abbiamo invitata a raccontarci qualcosa di più su di lei e sul suo percorso.
Hai ottenuto per merito un importante riconoscimento al termine del corso, ovvero una borsa-lavoro che ti consentirà di approfondire l’esperienza intrapresa all’interno della Direzione Artistica di Paratissima. Cosa significa questo per te?
Sono molto grata al team di Paratissima per questo riconoscimento e curiosa di approfondire questa esperienza al loro fianco!
Perché frequentare un corso per curatori, ma soprattutto perché NICE?
Un corso per curatori è sicuramente utile per conoscere tutte le professionalità che gravitano attorno a questa figura, oltre ai compiti che il curatore deve svolgere. Ho scelto NICE perché permette di realizzare una mostra da zero e perché è a Torino, una città ricca di movimento positivo nel mondo artistico contemporaneo.
Dove ti trovi ora nel mondo e cosa stai facendo?
Da non molto vivo a Torino e mi rapporto quotidianamente con artisti storicizzati come mediatrice museale e con artisti giovani come curatrice indipendente.
Buoni propositi per il futuro da qui a 12 mesi?
Conoscere più artisti e artiste possibili.
Cosa ti senti di consigliare a chi ha intenzione di intraprendere questa professione?
Consiglio di visitare quante più mostre possibili, di andare a trovare gli artisti nei loro studi e di ascoltarli.
Last question: cosa ti è rimasto di più di questa esperienza, di questi mesi, delle persone che hai incontrato e del progetto espositivo realizzato? Lo rifaresti da capo?
Più di tutto mi sono rimasti i mesi alla ricerca di artiste con Paola de Pasquale per la mostra “Materia Madre” da noi curata, che ha dato vita a un forte legame tra di noi. Fondamentali sono stati anche i consigli delle nostre compagne di corso, il cui lavoro è stato una preziosa fonte di ispirazione, per questo rifarei tutto da capo, senza alcun dubbio.