LO SPAZIO DELLA MENTE
Tra gli Special Projects ospiti di Paratissima Eye Contact, Lo spazio della mente
di Andrea Cutri
A cura di Alessandro Cutri
IL PROGETTO
In questo ciclo di opere disegnate, la costante è la tridimensione. La penna che può essere china o semplicemente una bic nera, viene utilizzata per modellare più che per disegnare poiché, la scultura rimane sempre alla base della mia natura artistica.
La mia arte nasce da momenti di noia, per molti artisti: dalla sofferenza, dalle emozioni forti come l’amore, la protesta sociale…. La mia creatività nasce, si sviluppa, prende vita dalla noia.
Amo quello stato di vuoto, la noia è come un foglio bianco su cui volare con la fantasia, è certo un privilegio potersi annoiare, non sempre possibile, ma è alla portata di tutti.
Questa serie di disegni non è quasi mai accompagnata da titoli, poiché anche se fuoriesce da pensieri ispirati a miei stati d’animo o a posti e persone che compaiono nella mia esistenza, non voglio indirizzare nessuno, non voglio lasciare indizi che possano portare altri al mio punto di vista, al contrario, amo che siano interpretati al livello personale di chi li guarda, l’osservatore è anch’esso artefice dei miei disegni, un po’ come si fa quando si osservano le nuvole, che sono belle e chissà forse, vogliono dire qualcosa.
Testo di Andrea Cutri
L’ARTISTA
Andrea Cutri nasce a Firenze nel 1976, consegue il diploma presso l’Istituto statale d’arte di Sesto Fiorentino, indirizzo ceramica.
Lavora facendo modelli classici di statue per alcune ditte di ceramiche tipiche del ‘cotto dell’ Impruneta’ frequentando allo stesso tempo l’Accademia di belle arti di Firenze.
Frequenta corsi di oreficeria (microfusione) e di formatura in gesso finanziati dalla regione Toscana. Viene preso in bottega come aiutante dallo scultore Onofrio Pepe aiutandolo a realizzare il ciclo delle efebi.
Nel 2000 viene assunto dalla ditta Opera laboratori fiorentini spa come scultore nel reparto di scenografia, dove in 14 anni circa, realizza riproduzioni e sculture per mostre e musei di tutto il mondo, scenografie di film per Cinecittà e teatri come il San Carlo di Napoli.
Nel suo lavoro ha avuto la fortuna di venire a contatto con molti personaggi quali Dante Ferretti e Vittorio Sodano per la scenografia e per le sculture: Vangi, Capotondi, Hirst, dai quali ha sempre preso qualcosa.
Dal 2020 circa si sta dedicando allo studio dei burattini, marionette e automi prevalentemente in legno. Questo fa sì che la sua scultura diventi dinamica in un settore attualmente poco valorizzato per le sue immense potenzialità unendo il mondo dell’arte a quello dello spettacolo e nel suo teatro si trova a suo agio dietro le quinte, sperimentando ingegni sempre nuovi.
Nel 2022 costruisce la “ciclomarionetta” di Galileo Galilei (per metà marionetta e per metà automa che usa ingranaggi di una bicicletta) che con successo di pubblico si è esibita nel periodo natalizio presso il museo della scienza Galileo Galilei di Firenze.
Nel 2023 per il medesimo museo Galileo Galilei sta preparando un nuovo ingegno , che sarà una sorpresa con la quale spera di stupire ed emozionare grandi e piccini.
I suoi disegni qui’ presenti attraversano un periodo di 8 anni, le date non sono mai presenti e risaltano l’amore per le tre dimensioni.