Si sta come d’autunno
a cura di Antonello Caravelli e Irene Fontana
Conflitti e pandemia, emergenza climatica, impossibilità di progettare il proprio futuro. Come un acrobata sulla fune dalla motilità precaria, anche l’uomo contemporaneo è alla costante ricerca di equilibrio e stabilità. In seguito all’escalation dei recenti eventi bellici, gli equilibri contemporanei già vacillanti sul piano politico-sanitario ed economico-sociale si sono ulteriormente incrinati, aumentando il senso di fragilità e incertezza dell’Uomo contemporaneo nei confronti del futuro. La chiosa ermetica di Ungaretti diventa qui metafora paradigmatica della precarietà, condizione esistenziale e psicologica propria non solo di alcuni individui ma comune e collettiva, ed è proprio la consapevolezza finale di questo stato condiviso che permette all’Uomo di affrontare e superare qualsiasi criticità come sempre ha fatto nella Storia.
Gli artisti in mostra
FEDERICA BALCONI
MATTEO BENETAZZO
CHIARA BERTA
ANDREA BERTOLETTI
BEPPE BORELLA
GLORIA BRUGALI
MILENA BUZZONI
TOMMASO CHERUBINI
GIANNI DEPAOLI
FABIANA FOGAGNOLO
ROBERTA MORUZZI
GIAMMARCO PULIMENI
AGOSTINO RAMPINO
ALBERTO RIBÈ
MARCO RIENTE
GIUSEPPE RUSCIGNO