Gli artisti di Paratissima in mostra a Ecletic Estival
Dal 13 al 15 settembre torna a Villa Chiuminatto Ecletic Estival, quest’anno alla sua terza edizione!
Nella cornice della suggestiva villa, sede della Fondazione BuonoLopera, tra musica, architettura e food vedremo anche l’arte di Paratissima: in mostra i 3 artisti finalisti selezionati da Paratissima Talents!
Sabato 14 incontreremo gli artisti in mostra (Daniele Accossato, Crissi Campanale e Silvia Loi) e assisteremo alla live performance di Crissi Campanale. Appuntamento a fine concerti per la premiazione ufficiale con la giuria!
DOVE:
Villa Chiuminatto
Via Galliano 27, Torino
QUANDO:
SABATO 14 SETTEMBRE: Ingresso ospiti e welcome coffee a partire dalle ore 17:00
Info e Ticket su: https://buonolopera.foundation/eventi/eclectic-estival-3-edizione/
Gli artisti in mostra raccontati dalla giuria:
Il giudice Giulio Buono di Galleria MassimoDeCarlo commenta la scelta di Daniele Accossato:
“Accossato guarda alla tradizione classica ma non trascura riflessioni contemporanee sul display dell’opera. Riporta a un piano terreno delle forme auliche e raffinate che diventano un pretesto per mostrare strutture per il trasporto, casse o materiali da imballaggio, elementi costrittivi ma anche protettivi, che ci ricordano che l’arte, non è solo prodotto intellettuale, ma anche una merce concreta, non esente da compromessi.”
Eleonora Innocenti Sedili di Fondazione BuonoLopera racconta di Crissi Campanale: "Ho trovato che la riflessione sul tempo di questa giovane artista fosse di grande attualità: in una dimensione del vivere sempre più virtuale e veloce, Campanale ci propone un tempo che diventa gesto e materia, un atto meditativo in grado di portarci in una dimensione più consapevole. Con la Fondazione, abbiamo pensato che fosse interessante riproporre questa performance in contemporanea con un concerto di musica classica. Campanale, con la sua fisicità e i musicisti, con le proprie note, possono rappresentare il ritmo di uno stesso metronomo.”
Laura Tota di Paratissima racconta su Silvia Loi: "Il lavoro di Loi risulta estremamente interessante poiché riflette di per sé sulla natura effimera degli archivi e della loro fragilità. I filmati VHS, appartenenti alla famiglia dell'artista, subiscono le perturbazioni del tempo, assumendo un aspetto frammentato che richiama i ricordi d'infanzia. I filmati, erosi dalle nuove esperienze vissute, sfuggono dalla mente, lasciando spazio a un risultato sempre nuovo: perdita e trasformazione mettono in luce la complessa relazione tra archivio e memoria, sottolineando la precarietà della conservazione e la rielaborazione del passato."