I MIEI SOGNI BALLANO VERSO LA LIBERTA’
Tra gli Special Projects ospiti di Paratissima Circus, I miei sogni ballano verso la libertà.
Con Bahar Heidarzade e le musiche di Masih Karimi.
A cura di Chiara Badde, Lara Spagnolli.
Il 16 settembre 2022 a Teheran muore Mahsa Amini mentre si trova in stato di arresto, accusata di indossare l’hijab in modo scorretto. In opposizione alla tirannia, le donne scoprono i capelli e scendono a danzare per strada. Si tratta di un gesto rivoluzionario: in Iran il ballo è considerato haram, pratica proibita.
Attraverso la performance I miei sogni ballano verso la libertà, Bahar Heidarzade tenta di restituire dignità alla donna. L’artista si riappropria dei suoi desideri e, a ritmo di musica, li fa danzare come segni neri su un rotolo di carta bianca. Durante ciascuna sessione, Bahar disegna su un foglio lungo 60 metri che aggiunge a quelli su cui ha lavorato precedentemente, dando così vita a un racconto che, iniziato nel 2018, risulta oggi più che mai rilevante. Di queste azioni rimane traccia nell’installazione: quasi 200 metri di carta invadono la stanza, attraversandola il visitatore si circonda dei sogni dell’artista e di tutte le iraniane che oggi lottano per la libertà.
Bahar Heidarzade
Bahar Heidarzade nasce a Teheran nel 1981. Fin da piccola si esprime attraverso il disegno ma, quando si iscrive all’università per studiare arte, i dictat del governo islamico ne limitano la creatività. Per rivendicare la propria femminilità, si trucca e indossa l’hijab in modo poco convenzionale, motivo che la porta più volte all’arresto. Nel 2013 si trasferisce a Torino e studia all’Accademia Albertina. Finalmente libera, si esprime attraverso tele, installazioni e performance riflettendo su memorie di violenza e sofferenza. Non torna in Iran da otto anni, dove rischierebbe nuovamente la reclusione.