Stand-by. Il tempo dell’attesa.
a cura di Gaia Ferrini
«Aspettare è un’imposizione. Eppure è l’unica cosa che ci fa percepire fisicamente il logorio del tempo e ce ne fa conoscere le promesse.» Andrea Köhler, L’arte dell’attesa
Si aspetta con impazienza nel traffico, dal medico, in linea. Con speranza si attende la persona giusta, una telefonata, il domani; con timore un esito o un referto. Infinite sono le forme di attesa e le emozioni ad essa collegate. Esistono persino luoghi – o meglio, non-luoghi – dove non si fa altro che attendere: stazioni, aeroporti, sale d’aspetto. Eppure, quello dell’attesa è un tempo considerato inutile, un vuoto da riempire nell’agenda degli impegni programmati, una casella bianca sul calendario. In una società orientata alla costante produttività, aspettare significa perdere tempo, accettando passivamente ciò che non si può controllare. L’attesa costringe l’essere umano a fare i conti con sé stesso nel presente, nel qui ed ora per eccellenza, ma è anche la condizione necessaria allo sviluppo di un’idea e al raggiungimento di qualsiasi obbiettivo. È l’ingrediente segreto della felicità.
Non solo uno spazio espositivo, ma una vera e propria vetrina offline e online in cui Paratissima ti assisterà con attività di promozione e valorizzazione:
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DEADLINE 6 settembre 2023
CANDIDATURE
CHIUSE
I PREMI
TALENT PRIZE 2023: I 15 artisti vincitori parteciperanno ad una mostra collettiva dedicata nella prossima Primavera 2024. I nomi dei vincitori saranno selezionati da Paratissima 2023 (2 per ciascuna sezione) e NICE & Fair (1 per ciascuna mostra)
BEST EMERGING ARTIST 2023: Tra i 6 selezionati di TORINO 2023 per il Talent Prize 2023, sarà selezionato un vincitore che maggiormente si è distinto per progetto e partecipazione alla manifestazione. L’artista potrà esporre in una mostra personale nel 2024 curata dai vincitori del NICE CURATORS PRIZE 2023.
PARATISSIMA TORINO 2024: Partecipazione gratuita alla prossima Paratissima Torino 2024. Verrà selezionato 1 artista per ogni sezione.
ART PRODUCTION PRIZE: Questo riconoscimento viene assegnato a quell’artista che potrà entrare a far parte del progetto Art Production, garantendo di produrre un’opera in edizione limitata, prodotta in multipli numerati, a un prezzo vantaggioso.
Gaia Ferrini
Nata a Varese nel 1997, è conservatrice, museologa e curatrice indipendente. Consegue nel 2019 il Bachelor in Conservazione presso la SUPSI (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, Mendrisio), seguito nel 2022 dal Master en études muséales dell’Université de Neuchâtel, in partenariato con l’École du Louvre. Durante gli studi collabora con alcuni musei e gallerie perlopiù in Svizzera, scegliendo successivamente di approfondire l’ambito della curatela con il corso NICE, al termine del quale viene premiata con la borsa lavoro per il 2023. Oltre a “Ad Verbum. Dal segno al senso”, presentata a Paratissima 2022, ha successivamente curato “Leftovers. Ciò che resta” – collettiva di artisti emergenti proposta a Varese ad aprile 2023 – e ha vinto il bando per Spazio Giacomo, Bergamo, per realizzare una mostra a ottobre 2023. Attualmente è Assistant curator per Rea Arte, Milano, e segue diversi artisti come curatrice indipendente.
