N.I.C.E. – New Independent Curatorial Experience, corso per curatori di mostre di arte contemporanea, con già tre edizioni alle spalle e ormai in procinto di dare il kick-off alla prossima, lascia la parola ai suoi ex-allievi. Condividere l’entusiasmo dei curatori emergenti usciti da questa fucina è la migliore testimonianza dei risultati ottenuti.
Cosa ti ha dato il corso e perché è diverso dagli altri?
Il Corso N.I.C.E. mi ha aiutato moltissimo a capire il processo di ideazione e realizzazione di una mostra, fornendo un modello di lavoro estremamente strutturato e razionale, indispensabile per gestire al meglio tutte le variabili che intervengono nelle varie fasi di attuazione del progetto espositivo.
Penso che il punto di forza di N.I.C.E. sia l’estremo pragmatismo dell’approccio formativo e la possibilità di curare una mostra all’interno di un evento ormai affermato con una grande affluenza di pubblico e professionisti del settore.
Perché ti senti di consigliarlo?
Consiglio N.I.C.E per il suo approccio pratico e laboratoriale, che consente di acquisire un metodo di lavoro valido per realizzare qualsiasi altra idea progettuale.
Inoltre permette di entrare in diretto contatto con molti artisti, con cui si instaurano rapporti tali da continuare a collaborare su eventuali progetti futuri.
Lo consiglio a chi vuole mettersi alla prova con un team di lavoro e soprattutto a chi non ha mai avuto esperienze nell’ideazione e nella realizzazione di mostre d’arte contemporanea.
Dove ti ha portato?
Dopo N.I.C.E. dalla Puglia mi sono trasferita a Torino. Oggi collaboro con NOPHOTO, curando la sezione fotografica di Paratissima insieme a Daniele Ratti, di cui sono stata assistente nella passata edizione grazie al corso N.I.C.E. Parallelamente seguo altri progetti fotografici e continuo a mantenere contatti con la mia terra d’origine dove curo esposizioni fotografiche.
Laura Tota
N.I.C.E. 2016