Il linguaggio del nulla che aspetta di diventare qualcosa, anche se solo per un po’; il linguaggio dell’insignificante che aspetta che qualcuno gli dia un significato, anche se passeggero; il linguaggio dello spazio senza contorni, pronto ad accettare ogni contorno che gli venga offerto, anche se soltanto fino a che altri contorni gli siano dati; il linguaggio di uno spazio non segnato da cicatrici del passato, ma pronto ad accettare lame taglienti; il linguaggio della terra del continuo inizio, del luogo senza nome la cui identità non esiste ancora.
Il progetto “Mondi Inanimati” nasce da un aforisma di Bauman nel libro” La società dell’incertezza”. In questo progetto avviene un racconto di tante storie, tante vite differenti, di persone diverse, che però hanno un denominatore comune: la mancanza di un’identità. Si pensa all’identità quando non si è sicuri della propria appartenenza; e cioè, quando non si sa come inserirsi nell’evidente varietà di stili e moduli comportamentali.