Quando le alghe muoiono
Cecilia Di Bonaventura
Moltitudine è il nome di una moltitudine di corpi e della sua potenza, di quanto possa ottenere e di quanto risulti pericolosa quando emerge, viene soppressa o muore. Quando le alghe muoiono e muore la colonia, vi è una conseguente forte diminuzione di ossigeno nelle acque a causa della loro decomposizione effettuata dai batteri e i processi di putrefazione e fermentazione associati. Questo processo uccide l’ecosistema e continua finché l’arrivo di ossigeno dagli strati più superficiali dell’acqua, attraverso il flusso delle maree, è sufficiente a bilanciarne il consumo.
La riflessione sulla “convulsione” che sta unendo i corpi in una moltitudine che si ribella diventa immagine nell’ecosistema marino. Il misuratore all’interno dello spazio espositivo controlla le variazioni del livello di ossigeno con l’aumentare del tempo e del pubblico, la campana trasforma il pubblico in quella marea, invitandolo a controllare quanto valga il suo respiro.
L'artista
Cecilia Di Bonaventura (Fermo, 1996) è un’artista e curatrice italiana attualmente residente a Milano. Consegue la laurea triennale in Pittura e Arti Visive e il Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali presso NABA (Nuova Accademia di Belle Arti, Milano).
Nel 2019 viene selezionata per il premio JaguArt per la città di Milano. Nel 2020 presenta Estetica della difesa presso i giardini di Palazzo Mezzacapo (Maiori). Tra le recenti mostre ricordiamo “Ardere ardere ardere ardere” (Verona, 2021), “Instructions to Light-Keepers” (Milano, 2021), le imminenti “Dis-parità” (Vigevano, 2022) e la personale “Stato d’assedio” (Milano, 2022). Nel 2022 ha inoltre partecipato alla residenza artistica “Marché Marché” di Cascina Roma (San Donato).
Dal 2019 è co-fondatrice di PRIMAFASE (w/ Arnold Braho, Giordano Cruciani e Camilla Di Pasquale), collettivo artistico e curatoriale nomade. Tra le recenti mostre ricordiamo “FRANGENTE” (Como, 2019) e “SETTIMORAGGIO” (Milano, 2021—2022).