Chiara Ferrando
Torino, 1978. Vive e lavora a Torino.
È nata a Torino nel 1978, dove vive e lavora. Da sempre appassionata al medium fotografico, frequenta corsi di fotografia e scatto, soprattutto durante i viaggi intorno al mondo.
La collaborazione con architetti e artisti ha fatto sì che la fotografia si trasformasse in una professione e nel tempo ha potuto approfondire e studiare la fotografia quale forma d’arte.
Le sue immagini sono frutto di un processo intuitivo: ama le ombre, le forme ed i colori, i dettagli meno usuali. Catturare momenti unici.
È un’amante della natura immortale e selvaggia. Negli spazi ed orizzonti infiniti, l’uomo può ritrovare la sua vera essenza.
Nelle sue opere ogni soggetto è interpretato secondo la sua visione artistica in modo tale renderle uniche.
Visione pittorica del paesaggio, la natura è come dipinta, materica.
Tra le sue maggiori fonti di ispirazione, vi sono i lavori di Franco Fontana e di Ansel Adams.
COME SOPRA COSÌ SOTTO
Simbolo di purezza, candore e limpidezza in diverse tradizioni culturali e spirituali, l’acqua detiene il magico potere di riflettere in sé la natura e il mondo circostante, sdoppiando la realtà e rivelandone il carattere potenzialmente illusorio.
La massa delimitata e riflettente di un lago è stata vista da molti come l’occhio liquido della Terra spalancato ai confini della conoscenza, dove tutto ciò che è solido e reale si duplica e allo stesso tempo si dissolve.
La profondità del lago – replicando il cielo – tende apparentemente all’infinito, diventando metafora di quell’eternità dello spirito a cui l’essere umano aspira.
Dalla riva, terra e cielo riflessi nella superficie lacustre danno origine a una visione inversa, ulteriormente rovesciata dall’opera per dare vita a una dimensione surreale e inedita.
Come sopra, così sotto sembra infatti suggerire placido il lago, rivelando non solo il possibile ma l’essenziale collegamento tra realtà terrena e dimensione ultraterrena.