Domenico Borrelli
Domenico Borrelli, scultore torinese del 68’, docente di scultura all’Accademia di Belle Arti di Foggia.
In 30 anni di attività artistica partecipa a numerose mostre in Italia e all’estero tra cui Nature and Metamorphosis a Beijing e Shanghai e Levia gravia da Umberto Benappi Arte Contemporanea, Torino. Alcune mostre personali sono Branco 1998 Studio Arte Recalcati – Torino, No Entry 2006 Studio Vigato di Alessandria, Memore 2017 Zaion Gallery, Biella. Fa parte di collezioni permanenti, compresi il museo Hakone Open-Air Museum di Tokyo, il Museo di Milevsko (Rep. Ceca), Igav Fondazione Garuzzo (Saluzzo), Loft Project ETAGI, San Pietroburgo (Russia), Parco d’Arte Quarelli (Roccaverano).
Memore
“Abitarsi” dunque significa abitare lo spazio in cui ci si trova, come condizione reale e esperienza effettiva del proprio “esserci” nel mondo. Condizione vitale ma che rimane senza solidi punti di riferimento e con rischi continui di disorientamento.
Scriveva Francesco Poli nel libro in occasione della mostra doppia personale “Abitarsi” al Castello di Rivara e in galleria Davide Paludetto-Arte Contemporanea, dove Domenico Borrelli presentava installazioni creando ambienti in mattoni e piastrelle di paraffina, ora quei mattoni l’artista li ha sciolti lasciando tracce del “Limite edificabile” quello spazio di confine dove si trova rifugio “Per abitarsi”.
Le tre sculture figure colonna “Memore 01,02,03” e il quadro “Memore per abitarsi limite edificabile” sono realizzate in resina che ricorda il cemento fondamentale collante utilizzato soprattutto nell’edilizia, in questo caso il collante diventa protagonista nella sua durezza estetica e memoria di un tempo, l’impronta del luogo dove “Abitare”.