Enrica Salvadori
Torino, 1977. Vive e lavora a Torino.
È nata a Torino nel 1977. È diplomata al Primo Liceo Artistico di Torino e laureata nel 2000 all’Accademia di Belle Arti di Torino al corso di scultura.
Ha iniziato ad esporre in diversi luoghi con mostre personali e collettive poco prima di finire l’Accademia e nel 2005 si è trasferita a Buenos Aires, città con la quale ha ancora un forte legame. Nel 2018 è tornata in Italia, a Torino, dove vive e lavora.
Attualmente ha partecipato a mostre collettive e personali a Torino e dintorni, Milano, Berlino, Buenos Aires.
Ha viaggiato spesso, soprattutto in Sudamerica, ma la sua ricerca artistica nasce da Torino, a cui è particolarmente grata per essere un luogo in cui la sua creatività riesce a trovare fonte di ispirazione. Le possibilità di solitudine, di barocco, di essenziale, di regale e di popolare di questa città, sono per lei le condizioni ideali di una vita artistica e riflessiva.
CUPOLE
Essenziale è un termine ricorrente nella ricerca artistica di Enrica Salvadori, che si basa in gran parte sul pensiero e concetto di essenza dell’architettura e del paesaggio urbano.
Il progetto in mostra è costituito da una serie di sculture dedicate a luoghi sacri decadenti e in rovina che però hanno mantenuto viva la loro essenza, ovvero la natura spirituale.
Attraverso doppi elementi, come l’uso di due materiali differenti e antitetici, è stata evidenziata la comunicazione e la stretta interrelazione tra luogo e essenza, tra sacralità e spiritualità, tra aspetto decadente e allo stesso tempo magico, mettendone in scena la peculiare natura ambivalente.
Se un pezzo di cemento di una facciata restituisce un’ombra di ottone dorato, un portico bruciato vive invece su un impeccabile pavimento di legno o ancora il basamento per un santo diventa l’ideale piedistallo di rovine architettoniche.
Ogni opera interpreta e rappresenta la sacralità dei luoghi che permane in modo immanente nonostante l’incuria o il trascorrere del tempo.