Se tu rispetti la natura, rispetti te stesso ed è questo che può elevarti.
L’usa e getta diventa corpo, natura.
I sacchetti-nuvole trasformano la plastica in fiori, corpi, anime.
L’installazione vuole “suggerire” una riflessione sulla direzione che la società dei consumi ha intrapreso e sulla mancanza di rispetto verso risorse naturali che l’Uomo piega a suo piacimento in virtù di un’errata concezione di progresso.
La trasformazione e il riuso trasformano ciò che è effimero in qualcosa di bello.
La plastica è nell’aria che respiriamo: sospinta dal vento, infatti, la plastica è capace di arriva nei luoghi più remoti del pianeta veicolata in micro particelle attraverso la pioggia o la neve.
Piove coscienza, quella in cui la natura non è più naturale, l’umano non più umano e persino la pioggia è plastica.