Orizonte è un percorso visivo che indaga il concetto di viaggio.
Alla base dell’opera c’è un corpo testuale estratto da diari di viaggio di esplorazioni ottocentesche dell’America centrale e settentrionale (di Federico e Ettore Craveri). Sintesi della collezione naturalistica, che prese vita da queste esplorazioni, sono le immagini ornitologiche. L’ulteriore ritrovamento di una raccolta dimenticata di fotografie — suggestioni da tempi remoti, soggetti dall’identità sconosciuta, luoghi reali o immaginari — ha costituito l’incipit del progetto. L’operazione di porre queste immagini in relazione ai testi – un percorso visivo contemporaneo in relazione a un racconto passato – ha dato origine a un viaggio universale. Viaggio come mutamento e riflessione, quesito sul nostro quotidiano: cosa siamo stati? Dove sono le nostre radici? Dove stiamo andando? Le fotografie potrebbero rappresentare i nostri ricordi, sensazioni, paesaggi nuovi, altrove, testimonianza reale o costruzione immaginaria.