Gian Luigi Braggio

GIAN LUIGI BRAGGIO

Gian Luigi Braggio / Sunya Quantum Space

CONCEPT

Viviamo una realtà sempre più fluida, immateriale, virtuale. Ispirata alla forma di un microchip,

l’installazione è realizzata con appositi nastri adesivi colorati fluorescenti. Partendo da un fulcro, dal pavimento il disegno si trasmette alle pareti, al soffitto, finendo per avvolgere l’intera stanza, illuminata in modo leggero da una lampada a luce nera UV. All’ingresso al visitatore viene offerta una torcia UV led o un adesivo colorato da applicare allo smartphone, in modo tale da diventare protagonista dell’esplorazione. Egli fa così esperienza del legame originario con il vuoto, in sanscrito sunya, vera matrice dell’intero universo, energia di vita che diventa forma e apparenza. Un’altra luce, suoni, voci catturano l’attenzione: un piccolo schermo trasmette brevi anteprime di video pescati a caso dal web, specchio del quotidiano che ci intrappola ma invita anche a superare in non-senso esistenziale di una realtà illusoria che ci ostiniamo a credere vera.

BIOGRAFIA

Interessato alle filosofie orientali, allo zen, Gian Luigi Braggio considera l’arte strumento di crescita spirituale, umana e di impegno civile. I suoi lavori ricreano uno spazio sospeso tra la fisicità dell’esperienza e l’artificio della realtà virtuale che ricorda un microchip. Attraverso il paradosso si manifesta l’elemento umano, la coscienza, il respiro: atto performativo nel senso dell’essere e non dell’apparire spettacolare, rivela il legame originario col vuoto. Vive e lavora a Torino. 

DOVE

EX ACCADEMIA ARTIGLIERIA

Terzo piano

stanza 309

CONTACTS

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