GRAFT ROOM
di Simone Benedetto
CONCEPT
Recipienti dal contenuto oscuro, svuotati o forse riempiti dall’essenza stessa del corpo ospitante; una gemmazione che si insinua tra umano e manufatto, presupponendo una comune cooperazione alla vita nonché una dipendenza reciproca.
L’innesto, allora, deve ritenersi duplice: da una parte, un innesto fisico, manifestato dal materiale delle sculture, dalla loro realizzazione tesa all’ibridazione tra la natura sfuggente e magmatica della figura umana e la chiarezza oggettuale e funzionale dei vasetti; dall’altra parte, un innesto metafisico, frutto di vicende autobiografiche, introspezioni, epifanie e meditazioni sul futuro.
L'ARTISTA
(Torino, 1985) Dopo essersi laureato all’Accademia Albertina di Belle Arti in Scultura e Arti Plastiche la sperimentazione dei materiali (bronzo, cemento, resine e siliconi), la combinazione delle tecniche plastiche e la commistione di linguaggio realistico e visionario gli consentono di affrontare tematiche sociali spinose e complesse, mostrando la contraddittorietà del quotidiano con un intimo e originale sguardo critico. Le sue opere suggeriscono all’osservatore domande insolubili ma necessarie, scandagliando tematiche come il rapporto tra uomo e feticcio, il dialogo tra l’età adulta e l’infanzia, l’alienazione dell’epoca odierna e la repressione sentimentale di un momento storico in cui, sempre più pericolosamente, l’oggetto tende a sostituire il soggetto.
DOVE E QUANDO
Paratissima Art Station
23 ottobre / 8 dicembre
ARTiglieria – Cont/temporary Art Center