Ilaria Gasparroni / MARMOREA ESPERIENZA
a cura di Valeria Guglielmi e Alessandra Picchi
CONCEPT
Sulla linea percorsa da ogni singola vita si incontrano istanti, ineludibili e talvolta imprevedibili, che coinvolgono, incidono e plasmano pensiero e corpo nella crescita dell’essere umano.
Sono eventi segnanti, tappe necessarie e universali nella scoperta consapevole di sé, ognuno composto da brevi ma saturi momenti di infinite sensazioni concentrate: attimi vissuti, in cui si alternano ostacoli, paure, fragilità, eccitazione, vittorie, frenesia ma anche sconfitte. Dall’adolescenza acerba e impaziente, all’età adulta fiera e libera, fino ad una vecchiaia malinconica ma ancora speranzosa, vi sono accadimenti capaci di lasciare un segno nei ricordi, un’impronta propria; tanto vitali da diventare calco indelebile di un attimo, così fugaci quanto densi di emozioni da solidificarsi in esperienza.
La perdita della verginità, il primo amore, la raggiunta consapevolezza dell’essere, la comparsa delle rughe, questi come altri sono eventi fondativi nella costruzione della propria identità, reminiscenze sedimentate nella coscienza e nel corpo. Il loro riemergere spesso tormenta e porta a un’inevitabile autoanalisi delle immagini mnemoniche, allo smussamento dei dettagli superflui, per poter giungere alla forma pura e levigata degli avvenimenti: profili concreti di persone e di oggetti che, seppur tratti da realtà svanite e ormai astratte, rievocano un accaduto temporale capace di mutare irreversibilmente l’intero rapporto con l’esistere e l’accadere delle cose. Attimi epifanici scolpiti nel marmo, materiale duro e nobile, il quale anche se di forma definita e compatta, si rivela mutevole attraverso lo scorrere del tempo e l’azione di situazioni e contesti.
Occorre la mano sensibile e finemente rinascimentale di Ilaria Gasparroni per traslare l’esperienza nella materia. I lavori di questa giovane artista, nutriti di suggestioni letterarie, filosofiche e di naturali geometrie, mirano a rievocare nello spettatore il preciso momento nel quale la scintilla embrionale di una nuova esperienza si accende verso il suo divenire tale, ripercorrendo, attraverso le immagini della memoria, le passate fragilità ma anche le euforie, tramutate adesso in consapevolezza e conoscenza. Delicate pieghe, dettagli sottili e corpi lattei nascono nel marmo, medium prediletto per catturare l’attimo maestro di vita: la figura femminile, anacronistica nel tempo e viva di una sensualità in divenire, è il soggetto d’elezione, ma non unico e indiscusso, a dar forma e immagine alle inesauribili emozioni provate dalla carne e dall’anima, tra crescita interiore e decadimento fisico.
Biografia
Nasce a Sant’Omero (TE) nel 1989. Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino, laureandosi a pieni voti in Tecniche del marmo e delle pietre dure nel 2014. Vive e lavora ad Alba Adriatica, dove ha un laboratorio/studio di scultura. Recentemente espone nella personale “La forma del tempo”, a cura di Pietro Bazzoli, presso la galleria SPECCHIO 41 di Brescia.
Nel novembre 2018 vince il Paratissima Talent Prize. Le sue opere si muovono tra storia presente e passata, mettono in relazione individui, luoghi e narrazioni, ispirandosi a letteratura, filosofia, natura e geometria.