JE SUIS À PRENDRE
di Roberto Caielli e Paola Geranio
——————
a cura di Guido Belli
CONCEPT
“Pittura fotografia film”, come il titolo del famoso trattato di Moholy Nagy sono dentro questa stanza che è viscerale e perturbante come i propositi delle visioni comuni, attorno al tema della pornografia, che è essa stessa un luogo della sovraesposizione e della eccitabilità.
Il progetto mescola dipinti e fotografie che nascono dallo stesso intento, e che stimolano entrambi l’immaginazione di chi osserva, ma con esiti estetici differenti. Concreti e diretti i dipinti, astratte ed evanescenti le fotografie. Da una parte i “film landscape” del fotografo Roberto Caielli, dall’altra i dipinti di Paola Geranio e i suoi ritratti femminili. I corpi e gli atti del cinema hard sono dissolti nelle fotografie che riprende per lunghissimi minuti il film davanti a un monitor e lo tramuta in una nuvola d’anime. Tutto svanisce per lasciare dentro una specie di inconscio filmico dai contorni astratti. Paola riprende a pennellate questi frame. Nulla è astrazione dentro i suoi quadri, e questo gesto di riportare in vita, al desiderio, la nuvola d’anime, chiude il cerchio soluzione-dissoluzione e apre forse allo spettatore immaginazioni che riguardano il porno in modo diverso dall’ordinario. Di fronte a entrambi i lavori si viene proiettati in uno stato di creazione, la mente produce scenari che solo chi osserva può vedere e leggere.
C’è una zona d’ombra che è come un intimo dialogo con noi stessi, guardando le fotografie si può immaginare quale sia il momento in cui la fantasia si sofferma e cerca di sovrapporsi, di ritrovarsi. Si cerca di riconoscere una parte familiare o un desiderio. Guardando i dipinti tendiamo ad allargare l’inquadratura, a girarla di 180° e a continuare il racconto di ciò che sta accadendo oltre la cornice.