• Micaela Calliero
a cura di Micaela Calliero
Come l’arte di risalire su una barca rovesciata, la resilienza del cuore è un’arte. L’arte di un cuore che non si fa soffocare dalla sofferenza, che reagisce alle fatiche nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, che fronteggia con efficacia le contrarietà, che cerca nuova vita inseguendo nuovi obiettivi.
La resilienza del cuore è una rinascita che si apre a una migrazione verso nuove prospettive. È la metafora della barca che usavano gli antichi: si allena l’arte per risalire su quella barca che ci ha sbalzati via. Il Pallet diventa una zattera vuota. Oggi quel cuore è nel Mediterraneo, dove c’è terrore e odore di morte. Eppure il cuore pulsa, involontario, e la sua resilienza ci vuole portare verso nuove mete, del corpo e dell’anima. Sospesi tra il valore di resilienza e l’indice di fragilità.
Quando il peso dell’acqua è troppo, la speranza di una vita migliore affoga, ma la speranza e
anche rinascita e ritorno di un cuore che mette le ali e si alza al cielo, e volando si allontana verso l’orizzonte. Una vita, tante vite, le ali bagnate si scrollano l’acqua e il pulsare che si rianima in nuova esistenza.