LEAVING ROOM
Dimora e/o Prigione
a cura di Anna Bellato e Federica Brigo
La casa è un bene primario: con le sue mura offre riparo all’uomo per le necessità basilari del suo esistere oltre che contenere i significati dell’abitare che ciascuno si porta dietro, l’esigenza di uno spazio individuale e il rispetto della dimensione intima. La dimora, stabile e instabile contemporaneamente, luogo che è soprattutto dentro di noi, carico di oggetti, di ricordi, di tempi interiori, è una dimensione dove si svolge una storia privata. Se la casa, per essere tale, necessita di aperture (porte, finestre) al contempo ne sono palesi le chiusure (muri, tetto, serrature): in questo rapporto interno/esterno, la casa può diventare un possibile luogo di accoglienza quanto, trasversalmente, di reclusione.
L’ambiente domestico da rifugio può quindi trasformarsi in prigione, luogo di conflitti, squilibri e barriere: cella non solo fisica, dove le sbarre, anziché di ferro, possono essere anche semplicemente mentali, sociali ed emotive.
Le mura abitative hanno relegato per secoli le donne, e ancora oggi si rivelano un luogo controverso.
Un processo di svelamento di queste gabbie invisibili, silenziosamente nascoste, per riflettere sulle barriere metafisiche che si mimetizzano, ogni giorno, intorno a noi.
Casa: non solo spazio statico, ma luogo costruito su relazioni positive o negative, da equilibri o instabilità, che segnano nel profondo il nostro essere.
Visiona il catalogo della mostra su www.prinp.com