MARCELLO CAMPORA

Marcello Campora / ALBANIA- ROMANIA 1-0

CONCEPT

Passai in questa piazza giorni prima e sentii urla di gioia e speranza senza capire il perché.

Quella sera non giocava l’Italia.
Quando capii di cosa si trattava, volli ritornare.

In quel luogo si era incontrato un popolo fatto di generazioni e storie diverse, di persone unite dalla stesso destino dell’aver dovuto lasciare la loro terra forse per sempre.

Mi ha colpito vedere i nonni, i papà i figli e i nipoti tutti accomunati dal desiderio di ritrovare le loro origini.
Era all’aperto, era in una piazza che quella sera era diventata la loro piazza..

Non credo ci fosse solo la leggerezza di una partita di pallone.
Negli sguardi c’era il ricordo dei più anziani, la delusione degli adulti per un mondo che si era rivelato a loro vietato, la fantasia dei più piccoli di una terra mai vissuta.

Sono rimasto a guardare gli occhi di ognuno di loro, la passione, la gioia.

Così è stato quella sera.
Così era l’Italia di quando ero bambino.

BIOGRAFIA

Nato a Savona negli anni novanta frequenta il laboratorio fotografico di Fulvio Rosso.
Grazie a lui e ai suoi racconti raggiunge consapevolezza dell’uso della macchina fotografica e dei suoi possibili metodi espressivi.
Nel dicembre 2016 allestisce a Imperia, presso lo Studiorossi+Secco, la mostra dal titolo ‘Spiaggia libera’.
Nell’agosto 2017 presenta a Savona presso il complesso monumentale del Priamar il progetto ‘Torino vuota’.
All’inizio di novembre 2017 a Torino presso l’Officina ‘Il Bicino’ realizza l’installazione ‘Tre biciclette’.
Nel gennaio e nell’aprile 2018 viene invitato a documentare per ‘Striscia la notizia’ alcuni momenti del backstage della trasmissione con il dichiarato intento di raccontare la verità nascosta dietro lo schermo.
Tra il 2018 e il 2019, insieme al giornalista Mario Muda, realizza ’Game over’, un progetto che mira a rendere visibili i volti, e conoscere le storie, dei ‘nuovi poveri’. Il progetto è ora diventato il sito web www.game-over.eu .
Nel maggio 2019 nell’ambito della mostra ‘Doppio sogno’, allestita a Finalborgo e curata da Riccardo Zelatore, espone i due progetti: ‘Highway Saluzzo Revisited’ e ‘I Milanesi’.
Il suo lavoro è da sempre incentrato sulle trasformazioni sociali, intese come motore di rinnovamento culturale spesso raccontate attraverso le storie degli uomini e delle donne che ne sono protagonisti inconsapevoli.

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