Maria Luisa Tribolo è una ceramista contemporanea. Il suo lavoro nasce dall’osservazione della natura umana nel quotidiano e dalla conseguente evoluzione spirituale legata alle esperienze di vita.
Attraverso la ricerca nel mondo ceramico, trova una propria identità espressiva con la quale esprimere i parallelismi” tra i percorsi. Un incidente con “la materia”, così come nella vita di tutti i giorni diventa un’occasione di riflessione e d’indagine da usare, volendo, per crescere.
Tutto è collegato ed il punto di partenza è il nostro punto di vista.
Creare oggetti è un pretesto per esprimere le proprie emozioni, facendoli così uscire dalla loro funzione e significato canonico, diventano mezzo di “comunicazione” e “volendo” di uso. Nella sua esperienza quasi trentennale ha esplorato e sperimentato la trasparenza dei malti vetrosi, arrivando, attraverso le infinite possibilità cromatiche, a sintetizzare in forme semplici l’espressione estetica dei suoi mondi interiori.
Il suono del colore, è il titolo dell’installazione sonora presentata quest’anno per Paratissima Art in the City.
Nel suo Atelier di Via Felice Romani 3b, le ciotole, montate come uno strumento musicale, faranno parte di una performance sonora e, tramite due musicisti che le suoneranno accompagnandole con chitarra e sitar, esprimeranno il loro personale carattere anche attraverso il suono.
“Cercando fusioni di colore e cuocendo e ricuocendo oltremodo le ciotole affinché esprimessero con armonia le mie intenzioni gioiose, mi hanno regalato un suono, più pulito e nitido del consueto, tanto da farle classificare ognuna con la sua nota corrispondente”.
Ogni ciotola è come un individuo, nasconde o espone sfumature irripetibili.