Martin Bruckmanns
FrameS8
Il lavoro artistico si compone di singoli fotogrammi isolati che rivelano l’inconscio ottico di cui parlava W. Benjamin nel suo saggio L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica.
Ogni pellicola è composta da migliaia di fotogrammi singoli, che non sono percepibili; i soggetti e le inquadrature sono subordinate alla totalità, ad una trama che si sovrappone al soggetto.
L’isolamento dei singoli fotogrammi mostra ciò che lo spettatore non riesce a vedere se non vagamente. L’inconscio ottico dunque, si rende evidente attraverso la selezione.
Alla ricerca dell’inconsciamente visibile, l’artista ha vagliato innumerevoli filmati Super-8 che sono stati raccolti da lui nel corso degli anni. Martin Bruckmanns ritrova il tempo passato, la nostalgica malinconica che ne deriva nei suoi colori e nelle strutture tattili.Della sequenza infinita sceglie il singolo fotogramma, portando la scena oltre il momento nel campo visivo e rendendo l’inconscio ottico emozionalmente visibile.
Contacts
info@martinbruckmanns.it
Bio
Fotografo tedesco nato nel 1969. Si trasferisce negli anni 90 a Torino per studiare Comunicazione Visiva all’Istituto Europeo di Design.
Attualmente vive e lavora ancora a Torino come fotografo freelance.