ALBERGO TRENTO
di Patrizia Mori
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CONCEPT
Tutto è inevitabilmente verità e passaggio. Osservare il mondo in cui siamo immersi ci mostra il processo che ha portato la realtà ad essere quella che è. Patrizia Mori viaggiando sui fili dei ricordi e della memoria, porta all’interno di un vecchio albergo di paese abbandonato le storie sospese della sua generazione, quella dei grandi ideali degli anni Settanta.
Le passioni, le attese e le aspettative svanite, degradate come gli oggetti che abitano questo luogo ormai dimenticato. In una visione al tempo stesso concreta e immateriale, i personaggi sembrano ritrarre le storie solitarie e ormai incomunicabili di quel declino interiore, che si riflette nell’ambiente. Tasselli ammantati di malinconia di un “Grande Freddo” che ha cambiato ogni cosa.
BIO
Patrizia Mori nasce a Siena nel 1955. Frequenta l’arte da spettatrice e sperimentata da amatore, iniziando con la pittura, il teatro e poi, dal 2006, con la fotografia. Alla fotografia approda dopo i cinquant’anni, iniziando a seguire vari corsi e workshop. Nella sua ricerca evito gli artifici di un estetismo fine a se stesso e cerca soprattutto la storia, il racconto che nasce quasi sempre prima degli scatti, e trova forma nelle cose che si lasciano indagare.
Predilige il bianco-nero, il nero chiuso e il bianco assoluto, ma la affascina anche il colore. La costante necessità di nuovi traguardi, nuove sperimentazioni e nuove idee è ciò che la muove incessantemente.
DOVE E QUANDO
ARTiglieria – Ex Scuderie