Roberta di Laudo

Roberta di Laudo

Nata ad Agnone (IS), si è diplomata in Pittura ed arti visive contemporanee presso l’Accademia di belle arti di Urbino nel 2019. Ha partecipato ad alcune mostre collettive in Italia come Surprize, curata da Marcello Smarrelli presso il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro (PU); Le stanze di Ferenc, curata da Andrea Bruciati presso Villa d’Este, Tivoli (RM); Premio Renner per il contemporaneo, curata da Vanna vinci Vinci, Bologna (BO). Attualmente vive e lavora a Torino (TO).

EDUCAZIONE CATTOLICA (IN CARNE ED OSSA), 2021. Olio su tela, sedia in legno e gesso. 120x100cm

PAESAGGIO INTIMO (CHE DORME), 2019. Olio su tela, legno di pioppo. 180x135x45,5cm

Il lavoro di ricerca

La sua ricerca si serve della pittura come medium primario. La pellicola pittorica incarna l’idea di “pelle”, concetto intorno al quale ruota l’intero corpo dei lavori. La pittura viene trattata in modo minuzioso, tentando di registrare ogni dettaglio con il susseguirsi delle velature. Attraverso la riproduzione della realtà si tenta di avvicinarsi sempre più alla sua natura più intima e profonda. La pelle è la mappa di una geografia personale, luogo di testimonianza dell’identità.

The Exhibition

Accorgersi di essere nudi

Il corpo nella sua dimensione naturale e realistica è il protagonista indiscusso delle opere di
Roberta Di Laudo: le anatomie vengono (ri)scoperte e private di quel velo di moralismo e vergogna che da sempre accompagna l’atto di spogliarsi. A partire da una riflessione personale che coniuga il contesto culturale occidentale con l’iconografia sacra e la rigida educazione vissuta in prima persona, l’artista indaga la corporeità attraverso una rappresentazione minuziosa dei suoi dettagli, conferendo decoro e normalizzando la nudità della pelle. Secondo l’artista, il contesto culturale italiano è pervaso di immagini riguardanti la cristianità che hanno forgiato nel tempo lo sguardo e la morale.

Nei soggetti rappresentati, la carne viva e rosacea viene ritratta con intento di inclusione e accettazione al di fuori degli standard e canoni imposti dalla società e viene affiancata alla realisticità della vegetazione, creando così un rimando di textures negli elementi presenti nelle opere pittoriche.

Testo a cura di Margaret Sgarra.

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