Roberta Di Laudo
Robertta Di Laudo è nata ad Agnone (IS), si è diplomata in Pittura ed arti visive contemporanee presso l’Accademia di belle arti di Urbino nel 2019.
Ha partecipato ad alcune mostre collettive in Italia come Surprize, curata da Marcello Smarrelli presso il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro (PU); Le stanze di Ferenc, curata da Andrea Bruciati presso Villa d’Este, Tivoli (RM); Premio Renner per il contemporaneo, curata da Vanna vinci Vinci, Bologna (BO). Attualmente vive e lavora tra Torino (TO) e Celenza sul Trigno (CH).
Testo critico
Le opere si riallacciano al tema del senso di appartenenza e del legame al luogo di origine. Le tele sono state dipinte nel corso del lockdown, durante il quale l’artista è stata costretta a tornare a vivere nella propria casa natale.
I lavori sono il risultato dell’osservazione ripetuta di ciò che era possibile contemplare dalla finestra della sua casa, dipingendo i piccoli particolari della superficie degli elementi che la circondano.
I luoghi dell’infanzia, vengono richiamati non tanto per una malinconica nostalgia, quanto per rafforzare un senso di sradicamento.
Come molti altri individui, l’artista, ha maturato nel tempo un desiderio di fuga da questi luoghi; eppure tutto ciò che apparteneva alla sua terra tornava costantemente nel suo operato artistico. Questa installazione è un “odi et amo”: in bilico tra la corsa verso un orizzonte lontano e le proprie radici.
Ne è risultata l’immagine di un paesaggio addormentato, che perde i sensi per farsi soggetto della pittura.